Per costruire un mercato del
lavoro inclusivo occorre puntare sull'integrazione tra le
politiche di coesione europee e le pratiche di welfare aziendale
italiane e sarde, supportata dal terzo settore e
dall'investimento in formazione e tecnologie assistive. Roberto
Pili, presidente Ierfop, ha così sintetizzato le proposte emerse
da un convegno promosso da Ierfop, con focus sulla ricerca per
la piena occupazione dei lavoratori con una disabilità, alla
presenza di istituzioni, rappresentanti del Terzo Settore,
università, organizzazioni datoriali, volontariato.
"Programmi di istruzione, di formazione al lavoro, hanno
permesso alle persone con disabilità di competere per livelli di
qualità e responsabilità lavorativa altrimenti irraggiungibili,
superando le gabbie che costringono le persone con disabilità a
poter aspirare solo a limitate categorie di lavoro - ha messo in
luce Pili - la formazione insieme alle strategie integrate, non
solo migliorano la qualità della vita delle persone con
disabilità ma contribuiscono anche al progresso sociale ed
economico del paese".
Ma, come ha evidenziato Bachisio Zolo, direttore della
formazione Ierfop "il percorso è ancora irto di ostacoli e
difficoltà, ma il nostro impegno è costante". Dall'incontro è
emerso come in Italia, secondo l'Anpal, le persone con
disabilità iscritte agli uffici di collocamento nel 2019, erano
circa 775mila. Il tasso di occupazione, nel 2019 - dati Istat -
era del 35,8%, significativamente più basso rispetto a quello
delle persone senza disabilità (57,8%). Oltre il 50% dei
lavoratori con disabilità lavora in imprese del nord Italia, in
un contesto socioeconomico e ambientale che consente più
incisive politiche di inclusione lavorativa.
"Il quadro normativo, sia europeo che italiano, per
promuovere un ambiente lavorativo tuttavia è sempre più
inclusivo", ha sottolineato Hubert Perfler, presidente
dell'istituto regionale per ciechi Rittmeyer. Mentre Alessandro
Melillo, ambasciatore Erasmus per l'educazione degli adulti, ha
aggiunto: "Per l'Italia essere dentro il contesto europeo
rappresenta un traino per raggiungere sempre più avanzati
obbiettivi di civiltà dell'integrazione e reale democrazia".
Anche se, come ha evidenziato Roberto Pili "siamo molto lontani
dalla piena attuazione della legge 68, sia a livello nazionale
che locale. Ci sono ancora troppi freni, soprattutto per i
privati, che vanno accompagnati e incentivati".
Al convegno sono intervenuti anche l'assessore regionale
dell'Industria, Emanuele Cani, la senatrice Sabrina Licheri, il
consigliere regionale Valter Piscedda, Cataldo Ibba, vice
presidente Ierfop, per l'università Alessandro Spano, Donatella
Petretto, per la Confesercenti Milena Zara, Fabio Roccuzzo,
direttore di Focus Europe, Mauro Piria, presidente MedNet.
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