Era dall'inizio degli anni sessanta del secolo scorso che il falco pescatore non nidificava nell'isola di Tavolara. Ma nel mese di marzo, durante alcune attività di monitoraggio, il personale dell'Area Marina Protetta ha rilevato ben due coppie di questo elegante rapace. Le due coppie hanno scelto di insediarsi nella zona A e nei pressi della base militare di Punta Timone, zone sottoposte ad una stretta tutela ambientale in cui la presenza dell'uomo è fortemente limitata, proprio per lasciare che la natura faccia il suo corso e ridurre così al minimo il disturbo.
Una delle coppie di falco pescatore ha utilizzato un nido artificiale, posizionato parecchi anni fa, nell'ambito di una collaborazione dell'Area Marina con i colleghi del Parco Regionale della Corsica, promossa, all'epoca, dal comune di San Teodoro, tramite l'Associazione Icimar. Queste nuove coppie in nidificazione mostrano i risultati della tutela nell'Area Marina Protetta "Tavolara-Punta Coda cavallo" e si inseriscono in un panorama regionale che vede la specie già da diversi anni nidificare anche all'interno del parco naturale regionale di Porto Conte - area marina protetta di Capo Caccia - Isola Piana, grazie al sostegno e alle politiche dell'assessorato regionale Difesa dell'Ambiente della Regione Sardegna. Coinvolto nella rete delle aree protetta è anche il parco della Maremma in collaborazione con il parco regionale della Corsica che puntano a diffondere nuovamente la specie nelle aree di nidificazione storiche, anche grazie alla possibilità di seguire nel tempo i singoli individui, dotati di anelli di riconoscimento e ricostruendo i loro spostamenti grazie all'ausilio di Gps.
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