Contratti scaduti - quello di Federmeccanica da nove mesi, mentre quello di Unionmeccanica da dicembre del 2024 - per oltre 2 milioni di lavoratori in Italia e 10.000 solo in Sardegna ma anche la sicurezza sul lavoro, la formazione. la partecipazione dei lavoratori alla vita in azienda. Sono queste le ragioni che hanno portato in piazza, anche a Cagliari, i metalmeccanici nel giorno dello sciopero nazionale proclamato da Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil che rilevano "l'indisponibilità di Federmeccanica e Assistal di sedersi al tavolo continuando a respingere le richieste dei sindacati su aumento dei salari, contrasto alla precarietà, riduzione degli orari di lavoro, diritti e tutele da estendere a tutti i lavoratori del settore, opponendo una contro piattaforma dai contenuti inaccettabili".
Il presidio e l'astensione dal lavoro si sommano al blocco degli straordinari e delle flessibilità. "C'è la necessità di arrivare nel più breve tempo possibile a un rinnovo del contratto che parta dalle proposte che abbiamo fatto e che abbiamo realizzato presentando l'ipotesi di piattaforma ai lavoratori che hanno votato oltre il 98% dei lavoratori - dice Roberto Forresu Fiom Cgil Sardegna prima di incontrare il prefetto - Non può essere presa in considerazione, la controproposta per quanto riguarda Federmeccanica che è provocatoria e non fornisce risposte sia in termini economici sia per quanto riguarda la parte normativa contrattuale. Ora dobbiamo risederci al tavolo e riprendere la discussione dove è stata interrotta".
"Alla prefettura abbiamo segnalato il fatto che non possiamo continuare a scioperare in questa maniera e abbiamo chiesto il loro intervento per riaprire il tavolo negoziale, perché riteniamo che le condizioni devono portare le parti a sedersi a un tavolo. A oggi i segnali che noi riceviamo sono segnali che non ci piacciono, ha detto Marco Angioni, segretario regionale Fsm Cisl a seguito dell'incontro in prefettura durante il presidio dei metalmeccanici. "Il tentativo da parte delle associazioni dattoriali di non rinnovare il contratto è un fatto che abbiamo già vissuto in altri contesti e che vediamo anche oggi come segnale che per noi è assolutamente intollerabile. La prefettura scriverà al governo e al Mimit per spiegare le ragioni che ci hanno spinto oggi a non solo a scioperare per l'ennesima volta, ma anche a richiedere il loro intervento. Il 28 ci sarà un altro sciopero che caratterizzerà tutte le altre regioni d'Italia e vedremo se porterà miti consigli".
"Al vicario del prefetto abbiamo detto che speriamo aiutino queste 16 ore di sciopero portate a livello regionale in modo tale che Federmeccanica e Confindustria riprendano di nuovo le trattative con le sigle sindacali a livello nazionale sul rinnovo del contratto - ha sostenuto Alessandro Andreatta segretario regionale della Uilm - l'ulteriore proposta fatta da Federmeccanica è inaccettabile ed è stata respinta categoricamente dalle segretarie nazionali e presumiamo che nel mese di aprile ci sarà un nuovo sciopero di otto ore però aspettiamo logicamente il risponso di quello che avverrà il 28 a livello nazionale".
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