Il programma di screening per la
prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon retto
della Asl di Nuoro approda tra i detenuti della casa di
reclusione di Mamone. Lunedì 24 febbraio, infatti, sarà avviata
la presa in carico dei pazienti risultati "positivi" al primo
livello dello screening del colon retto, nella colonia penale.
La campagna di screening all'interno della struttura
penitenziaria sarà caratterizzato dalla possibilità di sfruttare
la realtà virtuale, grazie alla presenza del Metaverso,
inaugurato lo scorso anno.
"Operativamente - spiega Roberta Bosu, responsabile della
struttura semplice dipartimentale Prevenzione e Promozione della
Salute e del Centro screening aziendale - la nostra assistente
sanitaria utilizzerà il Metaverso per 'incontrare' il paziente
in un ambulatorio virtuale e procedere al colloquio,
raccogliendo l'anamnesi e dando le informazioni necessarie per
la prosecuzione dell'iter diagnostico". "Si tratta di una
importante iniziativa a favore della popolazione più fragile -
afferma Paolo Cannas, direttore generale della Asl 3 -. Crediamo
fortemente in questa attività di prevenzione come strumento per
combattere l'insorgenza di queste patologie anche nelle fasce di
popolazione in un contesto di misure restrittive. E la Asl di
Nuoro è felice di promuovere iniziative di uguaglianza ed equità
nell'accesso alle cure".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA