"Non è un piano orpello, abbiamo invertito la tendenza rispetto al passato per cui il Piano regionale di sviluppo seguiva le linee programmatiche, noi ci siamo focalizzati sugli obiettivi e abbiamo lavorato per finanziare obiettivi e azioni". Così la presidente della Regione Alessandra Todde ha introdotto l'illustrazione alla stampa del piano quinquennale che sta alla base dei documenti finanziari della Regione, approvato oggi in Giunta.
"Il nostro - spiega - è un documento vivo, che cambierà nel tempo, dobbiamo dare delle risposte ai sardi e le nostre azioni, i nostri obiettivi cambieranno rispetto ai bisogni di una realtà che cambia. Nel documento c'è la nostra visione e gli obiettivi principali". Un piano che si articola su dieci assi programmatiche: "Noi - riassume la governatrice - abbiamo già programmato 3 miliardi e 753 milioni a cui si dovranno aggiungere 17 miliardi da programmare entro il 2029, per un totale di 20 miliardi 670 milioni". "C'è di che cambiare la Sardegna - ribadisce -, per una volta noi diamo le risorse, la testa e la visione per trasformare questa Regione".
I 10 ambiti strategici del Piano regionale di sviluppo
Il Piano regionale di sviluppo 2024-2029 approvato oggi dalla Giunta è suddiviso in dieci ambiti strategici: Sanità e salute; Politiche sociali; Il buon lavoro; Conoscenze e cultura; Governo del territorio; Ambiente e paesaggio; Trasporti e reti tecnologiche; Transizione energetica; Sviluppo economico e sociale sostenibile; Nuovo sistema Sardegna.
Sul fronte sanitario, gli obiettivi del piano puntano a rafforzare l'azione dei medici di base, modificandone compiti amministrativi e ambulatoriali, a tagliare le liste d'attesa e a riformare il Cup. E poi previsto l'Ospedale dei bambini per offrire un servizio d'eccellenza ai piccoli pazienti sardi, oggi spesso costretti a intraprendere gravosi viaggi per ricevere cure in ospedali del continente che potrebbero essere erogate in Sardegna.
Per le Politiche sociali, 300 milioni vengono stanziati per il piano straordinario di manutenzione degli edifici Area, l'azienda regionale che si occupa dell'emergenza abitativa per le persone in condizioni economiche disagiate, mentre 102 milioni (di cui 48 già stanziati e 54 da stanziare) sono dedicati al finanziamento del Reddito di inclusione sociale (Reis). Arriva lo psicologo di base e per le scuole e si potenziano gli strumenti di prevenzione contro la violenza sulle donne e la presa in carico delle vittime.
Nel capitolo Il buon lavoro, si inseriscono la riqualificazione dei disoccupati (in modo particolare quelli delle aree di crisi industriale irreversibili), il bonus di sostegno al lavoro dignitoso, con premialità previste per le piccole e medie imprese che offrono lavoro tutelato, adeguatamente retribuito e duraturo, e incentivi per il rientro dei cervelli.
L'ambito Conoscenza e cultura prevede 409 milioni per il diritto allo studio, destinati alle politiche a favore dei disabili, alle borse di studio e all'abbattimento del costo degli affitti, dei libri e dei trasporti, 188,5 milioni per il sostegno ai settori cinema, teatro, musica e cultura e la predisposizione di una legge quadro sull'Istruzione.
Quanto al Governo del territorio, il provvedimento varato dalla Giunta ha l'obiettivo di aggiornare il Piano paesaggistico regionale (Ppr). Vengono anche stanziati 408 milioni per i progetti di sviluppo urbano sostenibile e di rigenerazione urbana e 337 milioni per le aree interne dell'Isola, per interventi da realizzare con i comuni e le comunità montane.
Nel capitalo Ambiente e paesaggio ci sono 1 miliardo e 700 milioni per l'efficientamento delle risorse idriche (422 milioni stanziati e 1 miliardo e 200 milioni da stanziare); 346 milioni per interventi di mitigazione rischio idrogeologico; 88,6 milioni per la conservazione e tutela degli ecosistemi costieri; 25 milioni per la realizzazione della nuova scuola forestale a Nuoro; 5 milioni per la realizzazione della cittadella della Protezione civile.
Per Trasporti e reti tecnologiche si mettono a correre 582 milioni per la nuova continuità territoriale (persone e merci); aiuti sociali per il trasporto aereo e nuove rotte aeree; fondi per la ferrovia Nuoro-Abbasanta.; 598,5 milioni per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strade.
L'ambito della Transizione energetica prevede la creazione dell'Agenzia energetica regionale, pronti poi 678 milioni per gli incentivi all'energia rinnovabile più 112 milioni per la realizzazione di comunità energetiche, 64 milioni invece andranno all'efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati.
Per lo Sviluppo economico e sociale sostenibile sono disponibili 120 milioni per l'attrazione degli investimenti e la competitività; 280 milioni per produzioni agricole, alimentari, forestali e la pastorizia; 460 milioni per lo sviluppo industriale (aree industriali, incentivi, startup); 310 milioni per l'economia del mare (pesca, ambiente, portualità, turismo); 720 milioni per internazionalizzazione, promozione, valorizzazione dell'immagine della Sardegna; 221 milioni per l'artigianato (incentivi, ricostituzione ente Isola., nuovo sito sull'artigianato).
Il nuovo sistema Sardegna si regge su due pilastri, "che saranno i nuovi fondamenti dell'Autonomia", ha chiarito la presidente Todde: il primo è il Cantiere riforme, attraverso il quale procedere alla revisione dello Statuto e della Legge statutaria, l'approvazione di una nuova legge elettorale e a una nuova organizzazione attraverso la revisione delle leggi regionali 1/77 e 31/98, il secondo è un nuovo attivismo politico nei confronti dello Stato.
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