Il Fondo Ambiente Italiano
pubblica la classifica provvisoria del 12/o censimento "I luoghi
del cuore". A guidarla in Sardegna è il Faro di Mangiabarche a
Calasetta. È il più votato con 6736 voti. Al 2/o posto si trova
il borgo di Tratalias con 743 voti, segue con 634 il museo
diffuso Liliana Cano a Oliena. Si fermano al momento, al di
sotto dei 500 voti gli altri luoghi del cuore nell'Isola.
Il Faro di Mangiabarche è al 7/o posto in Italia preceduto
dalla Scuola militare e dalla Chiesa della Nunziatella a Napoli;
dalla Fontana Antica di Gallipoli (Lecce); dalla Chiesa di San
Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici (La Spezia); dal Castello
di Feltre (Belluno); dalla Villa Bonelli a Barletta; dall'Eremo
di Santa Rosalia alla Quisquina a Monte Quisquina (Agrigento).
All'8/o posto c'è Acqui e l'Acquese ad Acqui Terme
(Alessandria), poi ancora, Grotta del Cervo, riserva naturale
Grotte di Pietrasecca a Carsoli (l'Aquila) e Pian della Mussa a
Balme (Torino).
Il faro di Mangiabarche fu cstruito nel 1935 su una vasta
secca con scogli affioranti pericolosi per la navigazione - come
preannuncia lo stesso nome del faro - si erge a circa 400 metri
dalla costa occidentale dell'isola di Sant'Antioco. Inserito
qualche anno fa, unico in Italia, dalla rivista "Sette" tra i 12
fari più caratteristici del mondo, è diventato un luogo iconico
non solo per gli abitanti, ma anche per i turisti. Oltre alla
sua valenza paesaggistica, conserva ancora l'importante funzione
per cui è nato, ma proprio la sua collocazione in mare, con una
forte esposizione all'erosione tanto dell'acqua quanto del
vento, ne rende difficoltosa la conservazione. Il Faro di
Mangiabarche viene quindi votato al censimento "I Luoghi del
Cuore" per sensibilizzare sull'urgenza di interventi di
manutenzione: si vota fino al 10 aprile 2025 su
iluoghidelcuore.it
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