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Rose Villain, 'a Sanremo oso rimanendo me stessa'

Rose Villain, 'a Sanremo oso rimanendo me stessa'

In gara con Fuorilegge, per cover sceglie Battisti con Chiello

ROMA, 30 gennaio 2025, 16:02

di Claudia Fascia

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un ritorno, a un anno esatto dal debutto all'Ariston, che è quasi un atto dovuto dopo i successi discografici e live ottenuti proprio a partire dalla partecipazione al festival di Sanremo. Rose Villain è di nuovo "felicemente" in gara dopo Click Boom! (che si piazzò 23/a ma sparigliò le carte conquistando stream e radio - 3 volte platino - e la decima posizione nella classifica Fimi/Gfk dei brani più ascoltati dell'anno e lanciando Rose al secondo posto della top ten Italia delle artiste donne) con il brano Fuorilegge (Warner Music Italy).
    "È stato un anno da sogno - racconta all'ANSA la cantautrice e rapper milanese -, ma anche durissimo e pieno di cose da fare.
    Mai un giorno libero... ma che gioia! Il risultato finale non era stato particolarmente benevolo, ma credevo molto nel brano e sapevo che i risultati sarebbero arrivati. Ora tornare su quel palco è bellissimo: l'esigenza è nata dalla canzone stessa, scritta prima di Click Boom! che però mi era sembrata più comprensibile per la mia prima apparizione. Fuorilegge diventa così una sorta di sequel, anche se in effetti è il prequel, ma merito un palco e un'esposizione così". In effetti all'ascolto, i due brani hanno uno stesso fil rouge, atmosfere e sound che hanno dato successo e popolarità a Rose Villain. "Entrambi mi rappresentano tanto artisticamente. A chi dice che non ho avuto coraggio di uscire dalla mia comfort zone, rispondo che si osa di più portando un pezzo in linea con il proprio mondo musicale.
    Preferisco arrivare meno ma essere autentica. Questa sono io". E poi incalza: "comunque non è per niente un brano facile da cantare e da ballare, altro che comfort zone!".
    Fuorilegge - spiega - è un brano che parla di desiderio, di un sentimento viscerale e logorante da far quasi sentire sbagliati. Un fuoco che arde così forte da indurre a pensare e agire fuori dagli schemi, pur di veder avverarsi i propri sogni.
    Fuorilegge è anche il primo tassello di un nuovo progetto discografico, che andrà a concludere la trilogia della Radio (dopo Radio Gotham e il fortunato Radio Sakura) e che uscirà nei prossimi mesi, di certo prima dell'appuntamento il 23 settembre all'Unipol Forum di Milano, a coronare un anno indimenticabile.
    "Siamo in chiusura con il disco e intanto la mia mente è già al Forum, il mio primo palazzetto... essendo io di Milano, ci sarà tutta la mia famiglia, i miei amici. Un'emozione pazzesca. E in uno spazio creativo di quella portata posso fare cose pazzesche".
    Intanto c'è di mezzo il festival. "Rispetto all'anno scorso, quando ero una debuttante, me la sto vivendo 100 volte meglio.
    La prima volta ho visto e vissuto sulla pelle tanta tensione, tanta ricerca per il dettaglio perché dovevo far vedere che sapevo cantare e fare vedere tutti i miei lati da quello romantico a quello ultrafashion: stavolta voglio andare rilassata. Sono fiera della mia musica ed è quello che conta", rivendica Rose Villain.
    In Fuorilegge c'è anche un riferimento a Mia Martini con la citazione del capolavoro senza tempo Almeno tu nell'universo.
    "Sono fan di Mia Martini, anzi di più. È una mia grande icona.
    Magari è uno stimolo per i più giovani ad andarla a scoprire e amarla". Nel tracciato della tradizione è anche la scelta per la cover, caduta su Lucio Battisti con Fiori rosa, fiori di pesco, insieme a Chiello. "Ho deciso di portare Chiello, che è letteralmente uno dei miei artisti preferiti, un artista con la A maiuscola. In comune abbiamo il grande amore per Battisti.
    L'anno scorso ho portato la leggenda del passato (e del presente), Gianna Nannini, lui sarà la leggenda del futuro".
    Va invece verso la modernità l'uso dell'autotune. "Ne uso un po', leggerissimo, nella produzione. È uno strumento moderno. E uso il vocoder, un sintetizzatore di voci. Io sono superpro all'uso della tecnologia, anche se poi tutto quello che esce sul disco è analogico. L'autotune è uno strumento e come tale deve essere utilizzato. Nella trap non puoi non usarlo". E Rose Villain commenta anche il manipolo di autori che firma un gran numero di brani in gara (tra le quali anche Federica Abbate che firma la musica di Fuorilegge). "In Italia non c'è una grande cultura del songwriting, manca la cultura dell'autore. Ce ne sono pochi", sottolinea.
   

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