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Medici Firenze, con la riforma della disabilità aumenta il peso burocratico

Medici Firenze, con la riforma della disabilità aumenta il peso burocratico

Capoluogo toscano è una delle nove province in cui è scattata la sperimentazione della riforma. 'Ci ritroviamo a fare il lavoro dei patronati'

FIRENZE, 22 gennaio 2025, 16:28

Redazione ANSA

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Medici Firenze, con la riforma della disabilità aumenta il peso burocratico - RIPRODUZIONE RISERVATA

Medici Firenze, con la riforma della disabilità aumenta il peso burocratico - RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE - "Con la riforma della disabilità tutto il peso burocratico è scaricato sui medici di medicina generale, che si ritrovano a fare il lavoro dei patronati. Ci occupiamo anche della parte amministrativa, questo va a scapito del tempo dedicato ai pazienti e rischia di far lievitare il costo di ogni certificato". Così Massimo Martelloni, consigliere dell'ordine dei medici e degli odontoiatri di Firenze, tracciando un primo bilancio della riforma della disabilità, scattata dall'1 gennaio in via sperimentale in nove province italiane tra cui Firenze, per l'accertamento dell'invalidità civile.

    "La decisione dell'Inps di usare la firma digitale aumenta il peso burocratico, caricando i medici di nuove mansioni in una situazione di sensibile carenza di personale con medici di medicina generale che, ormai, per coprire i pensionamenti dei colleghi si sono assunti il carico anche di ben 1800 assistiti - sottolinea in una nota Martelloni -. E' indubbio che è aumentato il peso burocratico del lavoro dei medici di medicina generale senza alcuna valutazione preventiva dei carichi di lavoro ulteriore. E senza distinzione tra prima domanda di invalidità e l'aggravamento che rientra nei Lea, livelli essenziali di assistenza, come prestazione gratuita". Per Martelloni "la riforma della disabilità presenta contraddizioni a partire dall'utilizzo del fondo della non autosufficienza per il finanziamento della stessa. Nelle 9 province, dove è in vigore la sperimentazione, non c'è la certezza della tutela del sistema di accertamento della invalidità civile, dell'handicap, della cecità, della sordità per due motivi. Intanto, la mancanza di un sistema funzionante al 100% nella produzione ed inserimento del certificato introduttivo per la mancata formazione del personale. Poi l'assenza del decreto del ministero della Salute sui nuovi criteri della valutazione di base della disabilità".

    "Potenzialmente - osserva ancora - la sperimentazione creerà, nel caso di produzione dei decreti, le condizioni per un diverso accesso alle prestazioni in materia di disabilità che valuta diversamente i cittadini delle 9 province interessate, determinando una condizione di disuguaglianza di fronte alla legge". 
   

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