Ventiquattro anni fa la vita di
Andrea Stella è cambiata per sempre. Era il 29 agosto del 2000 e
un balordo gli sparò per portargli via la macchina mentre era in
viaggio a Miami per festeggiare la sua laurea in giurisprudenza.
Da allora è in carrozzella e, da allora, ha deciso di non
arrendersi, di riprendersi la sua vita e tornare a fare la cosa
che gli piaceva di più: solcare il mare. E così si è inventato
armatore e ha realizzato un catamarano completamente accessibile
per i disabili, con tanto di scivoli e mini-ascensori. Gli ha
dato il suo nome "Spirito di Stella" e lo ha portato in giro per
il mondo, non solo per sensibilizzare sul tema della disabilità
ma per urlare a tutti che "se si può progettare una barca per
tutti, si può fare lo stesso con una città". Questa mattina,
mentre il sole sorgeva all'orizzonte, quel catamarano ha
incrociato al largo di Darwin l'Amerigo Vespucci,
'accompagnandolo' verso il porto del punto più a nord
dell'Australia. Come la nave scuola della Marina Militare,
anche il 18 metri creato da Andrea, infatti, sta girando il
mondo seguendo la scia del 'fratello maggiore' con cui ha
iniziato l'avventura l'1 luglio del 2023. Al progetto partecipa
anche l'associazione Wheels On Wave, presieduta da Manuel
Bortuzzo, fresco di medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di
Parigi. Oggi, per la prima volta, il veliero e la barca si sono
ritrovati l'uno accanto all'altro dopo 460 giorni di navigazione
lungo gli oceani di tutto il mondo. "Siamo partiti insieme a
luglio 2023, mentre in cielo sorvolavano le Frecce Tricolore -
ricorda Stella -. Noi intersechiamo le rotte del Vespucci con un
messaggio molto importante: questo è il giro del mondo di tante
persone con disabilità, soprattutto militari che sono rimasti
disabili in servizio, che si alternano nella conduzione del
catamarano". Per qualche giorno le due imbarcazioni
resteranno in porto a Darwin, in concomitanza con l'apertura del
Villaggio Italia, ma presto molleranno gli ormeggi per
rimettersi in mare e fare rotta verso casa. "Andrea ha
dimostrato che se si può adattare un catamarano per renderlo
completamente accessibile e se con questo si può addirittura
attraversare un oceano - è stato il commento di Manuel Bortuzzo
-, allora questo può essere uno spunto per le città e per la
vita di tutti i giorni. Se è possibile qui sull'acqua, è
possibile anche sulla terraferma. Questo è un grande
insegnamento per tutti".
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