Tra le persone sopra i 65 anni, il
17% vive in condizione di fragilità. Il 14% con disabilità, e il
25 con un problema sensoriale non risolvibile nemmeno con
ausilii. I dati, la cui crescita si associa all'aumento di
difficoltà socio-economiche ed età e alle differenze di genere,
sono stati raccolti dalla sorveglianza Passi d'Argento
dell'Istituto superiore di sanità e pubblicati oggi.
Dai risultati, che si riferiscono al biennio 2022/2023, emerge
come la condizione di fragilità - senza definizione univoca ma
associata comunemente a una maggiore vulnerabilità - interessi
17 persone over 65 su 100. Il dato si attesta sul 14% tra coloro
senza difficoltà economiche, ma sale al 25% tra chi ne
riferisce. Cresce anche con l'età: 9% tra i 65-74enni, 33% negli
ultra-85enni.
Anche l'incidenza della condizione di disabilità - considerata
come perdita di autonomia nello svolgimento di almeno una delle
sei attività fondamentali della vita quotidiana - è correlata
alle condizioni socio-economiche. Il dato generale è del 14%, ma
sale al 29% tra chi ha molte difficoltà economiche contro l'8%
di chi non ne riferisce. Altro fattore correlato è il genere:
affette il 17% delle donne, contro il 10% degli uomini.
I problemi sensoriali, irrisolvibili anche con l'ausilio di
occhiali, apparecchio acustico o dentiera, colpiscono una
persona su 4. Nello specifico, circa il 9% degli intervistati
ultra 65enni riferisce di avere problemi di vista, il 15% un
problema di udito e il 13% problemi di masticazione.
L'87% degli intervistati riferisce inoltre di aver fatto uso di
farmaci nella settimana precedente. Il 38% afferma di averne
assunti almeno 4 di diverso tipo. Solo un terzo delle persone
che ne hanno assunti dichiara che nei 30 giorni precedenti
l'intervista il proprio medico ha verificato il corretto uso dei
farmaci prescritti.
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