"Con riferimento ai buoni servizio
per la non autosufficienza, pur non potendo assicurare una data
certa, è nostro interesse prioritario che esca quanto prima, al
più tardi entro fine ottobre". Lo ha assicurato Massimiliano
Maselli, assessore all'Inclusione sociale e ai Servizi alla
persona della Regione Lazio.
"I buoni, erogati tramite la sovvenzione globale "e-family" -
ha sottolineato - sono finanziati nell'ambito della
programmazione regionale del Fondo Sociale Europeo, e sono
giunti alla quarta edizione annuale consecutiva. La natura del
finanziamento ha imposto, fin dalla sua prima edizione, il
rispetto di alcune regole di funzionamento tipiche dei fondi
europei, che prevedono una gestione e una rendicontazione delle
procedure molto stringenti".
"Fin dalla prima edizione, e ancor più negli anni successivi,
via via che si è consolidata l'esperienza di questa misura - ha
spiegato Maselli - la Regione ha cercato di semplificare il più
possibile gli oneri burocratici in capo al cittadino, e al
contempo di garantire la massima efficacia e velocità nella
erogazione dei contributi. In particolare, è importante
sottolineare che essendo una misura non strutturale, anche se in
presenza di un plafond di risorse molto importante, i buoni
servizi vengono riconosciuti fino a esaurimento delle risorse
programmate".
"Pertanto - ha precisato - è necessario che ogni anno venga
emesso un differente avviso, per permettere a tutti i potenziali
beneficiari di concorrere. Se non si ripetesse l'avviso, per i
nuovi utenti sarebbe, infatti, impossibile accedere al
beneficio, che rimarrebbe riservato solamente a chi lo ha
ricevuto all'inizio".
"Per quanto riguarda i tempi di uscita dell'avviso - ha
sottolineato - purtroppo quest'anno c'è stato un ritardo
rispetto alle precedenti edizioni, perché è in scadenza
l'appalto di gestione della sovvenzione globale della precedente
programmazione europea (2014-2020, poi prorogata) e la direzione
competente sta procedendo il più celermente possibile alla nuova
procedura di appalto per i prossimi 7 anni e,
contemporaneamente, garantendo la continuità dei servizi tramite
una proroga tecnica. Anche se il ritardo non riguarda, quindi,
specificamente l'avviso per non autosufficienza, né un problema
legato alle risorse dedicate (che sono già disponibili), nessun
nuovo avviso potrà uscire fino alla fine di questa fase
procedurale".
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