È partita la campagna di
comunicazione di Roma Capitale 'Io posso entrare' per informare
e sensibilizzare sull'applicazione della legge 37/74 che prevede
l'ingresso nei luoghi pubblici dei cani guida che accompagnano i
non vedenti. Adesivi e locandine, con un disegno di un cane
guida e la scritta 'Io posso entrare' da oggi saranno presenti
nelle sedi dell'anagrafico di Roma Capitale, del segretariato
sociale, in diversi uffici comunali e nelle farmacie del
circuito Farmacap.
"Anche in previsione del Giubileo - afferma l'assessora alle
Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari - questa
iniziativa è un segnale importante a sostegno delle persone non
vedenti e dei loro cani guida che rappresentano i loro occhi e
la loro sicurezza. Roma vuole ribadire con forza e chiarezza 'io
posso entrare' e lancia un appello anche a tante altre realtà
pubbliche e private perché aderiscano alla campagna e mettano in
bella mostra l'adesivo".
"Grazie all'affissione di apposito materiale grafico - ha
aggiunto l'assessore al Personale Andrea Catarci - i Municipi e
le sedi degli uffici anagrafici garantiranno un consapevole
utilizzo di strumenti normativi la cui mancata applicazione
troppo spesso ha creato intollerabili disuguaglianze e disparità
di accesso per tanti cittadine e cittadini nella fruizione dei
servizi. Quello di oggi è un ulteriore tassello sulla strada
verso una città più equa e inclusiva per tutte e tutti".
"Siamo felicissimi che questo progetto stia prendendo vita
grazie alla determinazione e l'impegno di tante associazioni
come i Lions - aggiunge la presidente dell'Assemblea Capitolina
Svetlana Celli - Roma è una città accogliente e la nostra
amministrazione è sensibile alla rimozione di ostacoli e
criticità per le categorie più fragili".
"Discriminare un non vedente per il fatto di essere
accompagnato da un cane guida - spiega la referente cani guida
Lions, club Roma Host Daniela Brunetta - è punibile dalla legge
con una multa dai 500 ai 2500 euro, ma purtroppo ancora non
tutti sono informati e si verificano ancora tanti episodi di
discriminazioni".
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