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In evidenza
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In collaborazione con Università di Bari
"Dobbiamo riflettere su cosa
intendiamo quando parliamo di famiglia tradizionale. Quante
famiglie tradizionali divorziano, vivono secondi matrimoni,
diventano famiglie allargate. La distinzione è fra famiglie
buone e famiglie cattive". Lo ha detto a Bari la filosofa
americana Judith Butler a margine della sua lectio magistralis
all'università Aldo Moro che le ha conferito il dottorato
honoris causa in Gender studies. "Le famiglie - ha aggiunto -
sono buone quando i figli sono amati, protetti, curati. Quando
una famiglia protegge i figli e crea per loro un ambiente ideale
per farli fiorire, è una buona famiglia. Ci sono famiglie buone
e cattive, sia fra quelle tradizionali sia fuori da questo
paradigma".
In un'aula magna gremita, questo pomeriggio Butler ha
ricevuto il dottorato honoris causa dal rettore di Uniba,
Stefano Bronzini, per la sua lotta per la giustizia,
l'uguaglianza, la non violenza. E per il suo contributo allo
sviluppo della teoria queer. "Questa - ha detto Bronzini - è
un'università al plurale". "L'università - ha aggiunto il
rettore - ha il compito di formare, educare e ricercare nuove
vie di sviluppo. Questo non vuol die che domani il mondo sarà
diverso, o più buono, ma bisogna lavorare in questa direzione".
Dal palco Bronzini ha inoltre evidenziato che le "voci di
saggezza devono assumere tonalità sempre più alte".
In collaborazione con Università di Bari
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