Un gruppo di cittadini e realtà
associative di Taranto ha fatto affiggere in città un manifesto
con la scritta: "Su tutte le malattie e le morti dovute
all'inquinamento industriale restano, indelebili, le vostre
impronte digitali. Rappresentanti dello Stato italiano
vergognatevi". Accanto una vignetta con la caricatura della
premier Giorgia Meloni e le ciminiere dell'ex Ilva. Le
associazioni contestano l'ultimo decreto sul siderurgico. "Si
tratta di un decreto indegno - ha affermato Massimo Castellana
dell'associazione Genitori Tarantini - contro la salute dei
cittadini, contro la salubrità ambientale, contro la dignità di
un territorio che sembra essere distaccato dal resto d'Italia,
quasi fosse un possedimento".
Secondo Castellana "questo decreto sembrerebbe prendere atto
delle conclusioni della Corte di giustizia dell'Ue, ma in realtà
va in direzione diametralmente opposta in quanto richiama dei
limiti di emissioni che sono contenute nel decreto legislativo
del 2010 (governo Berlusconi) che imponeva dei limiti molto alti
per le emissioni".
Tra le associazioni firmatarie del manifesto, affisso in
viale Magna Grecia all'angolo con corso Italia, ci sono il
Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti, il sindacalo
Lmo-Lavoratori Metalmeccanici Organizzati, il Comitato per la
difesa del territorio jonico, il Comitato Donne e Futuro per
Taranto libera, Parco Comitato 16 Novembre e Comitato Quartiere
Tamburi.
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