"Oggi in Consiglio regionale ha vinto
il senso del dovere. Approvate tre norme importantissime per una
Puglia all'avanguardia. Si tratta della norma per dare
operatività a 406 prestazioni sanitarie previste nei LEA
(livelli essenziali di assistenza, ndr) del 2017 e purtroppo
sempre rinviati dai vari governi nazionali, compreso l'ultimo,
nonostante dal 2017 le Regioni ricevano regolarmente i soldi per
erogarle; della norma sullo screening per la displasia delle
anche, così da intervenire precocemente ed evitare artrosi
precoci e gravi problemi alla deambulazione; della norma per
l'avvio del procedimento di realizzazione di 6 nuovi Centri
pubblici per la presa in carico e la cura degli affetti dal
disturbo dello spettro autistico". Lo dichiara il presidente
della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano
Amati, aggiungendo che "queste norme sono state approvate con la
condivisione e il parere favorevole del presidente Emiliano, e
il voto unanime di tutti i colleghi di maggioranza e di
opposizione. E per questo sono veramente grato a tutti".
Con riferimento "ai nuovi LEA - spiega - il nuovo
nomenclatore attivato oggi dal Consiglio regionale provvede al
necessario e atteso aggiornamento del nomenclatore disciplinato
dal decreto ministeriale 22 luglio 1996, includendo prestazioni
tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete.
Vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e
terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi 'sperimentale'
oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero,
ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e
possono essere erogate in ambito ambulatoriale".
Nel dettaglio, puntualizza Amati, "individua chiaramente
tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita
(PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario
nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero);
rivede profondamente l'elenco delle prestazioni di genetica e,
per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco
puntuale di patologie per le quali è necessaria l'indagine su un
determinato numero di geni; introduce la consulenza genetica e
prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia)
o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera
ingeribile, radioterapia stereotassica)".
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