L'Aiga, l'Associazione italiana
giovani avvocati, fa sapere di aver appreso "con molto stupore e
preoccupazione" la notizia di "un accordo tra l'Asmel
(l'Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli
Enti locali) ed una società privata", da cui deriverebbe "per i
Comuni la possibilità di cedere i diritti "litigiosi" a delle
società private a costo zero".
Il presidente del sindacato dei professionisti under45
Francesco Paolo Perchinunno segnala, in una nota, che "stamani
invieremo all'Asmel richiesta formale di accesso agli atti per
aver copia dell'accordo, al fine di valutare se la convenzione
possa in qualche modo eludere la legge sull'equo compenso
entrata in vigore proprio ieri" (dopo il via libera della Camera
il 12 aprile scorso alle norme sulle giusta remunerazione per i
servizi professionali, ndr)".
Il vertice dell'Aiga osserva, poi, come "il malvezzo tutto
italiano del "fatta la legge trovato l'inganno" sia sempre
dietro l'angolo" ed i giovani avvocati, "nel caso l'accordo
violi la legge sull'equo compenso, agiranno in tutte le sedi
competenti per la tutela dei diritti dell'avvocatura italiana",
termina la nota.
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