In apertura dei lavori del
Consiglio del regionale del Piemonte il presidente, Davide
Nicco, ha letto oggi un documento "per esprimere ferma condanna
contro ogni forma di violenza nel confronto democratico,
riaffermando il valore del dialogo rispettoso e pacifico,
fondamento della convivenza civile, della nostra democrazia e
Costituzione".
Dello stesso documento Nicco ha dato lettura anche prima
dell'avvio dei lavori dell'Aula, durante un momento d'incontro
istituzionale che si è svolto nell'Atrio delle carrozze di
Palazzo Lascaris insieme al comitato dei Diritti umani e civili
e a numerosi organismi regionali e istituzioni che hanno voluto
condividere il messaggio.
"Gli episodi che hanno recentemente richiesto l'impegno delle
forze dell'ordine a Torino, e non solo - aveva precedentemente
spiegato Nicco - temo siano il sintomo di un clima preoccupante.
Ritengo che in un quadro di così forte contrapposizione sia
dovere delle istituzioni ricordare che la dialettica politica
può avere anche toni accesi, ma che nulla giustifica l'uso della
violenza".
"Torino - ha affermato Nicco, leggendo il documento - è stata
recentemente teatro di gravi episodi che hanno richiesto
l'impegno delle forze dell'ordine e che destano forte
preoccupazione fra i cittadini e nelle istituzioni. Riteniamo
che il confronto politico e la dialettica democratica possano
manifestarsi anche in forma vivace e toni accesi, ma non debbano
mai degenerare in atti di violenza o minaccia all'ordine
pubblico".
Dopo avere citato il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella e papa Francesco, Nicco ha letto la parte del
documento in cui "il Consiglio regionale in spirito di unità
intende esprimere una ferma condanna contro ogni forma di
violenza riaffermando con decisione il rifiuto dell'uso della
forza fisica e di qualsiasi altro atto di aggressione nel
contesto del confronto politico".
Fra coloro che hanno aderito al documento, la giunta
regionale del Piemonte, la diocesi di Torino, la comunità
islamica di Torino e la comunità ebraica di Torino, il Comitato
Resistenza e Costituzione, la Consulta Femminile regionale.
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