Apre venerdì 24 gennaio a Torino,
nella Corte Medievale di Palazzo Madama, la mostra Giro di
posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa, promossa dal Centro
Internazionale di Studi Primo Levi e curata da Domenico Scarpa.
Realizzata con documenti in gran parte inediti, Giro di posta
offre una vasta rete di carteggi privati che soltanto oggi
diventano pubblici e che raccontano l'Europa e la Germania
divise in due. Le corrispondenze esposte - messaggi
scarabocchiati a matita su fogli di fortuna o impeccabili
lettere battute a macchina su carta intestata - attraversano
quasi mezzo secolo di storia europea.
Auschwitz, esperienza di cui Levi non smise mai di indagare
i segreti e i significati, è il fuoco geometrico della vicenda
Negli ottant'anni dalla liberazione di Auschwitz (27 gennaio
1945 - 27 gennaio 2025), il 'giro di posta' del titolo si
presenta come un'ampia discussione sulla Shoah e sul suo posto
in un'Europa da ricostruire dopo la guerra, ma ben presto divisa
in due blocchi contrapposti. Una rete per molte ragioni: perché
ci sono circuiti di posta dove una stessa lettera viene spedita
a più destinatari per sollecitarli a dire la loro; perché copre
come un reticolato aree della Germania a Est e a Ovest,
sconfinando in ulteriori paesi; perché vi si intrecciano le
lingue - l'italiano, il francese, l'inglese e il tedesco -
adoperate da Levi.
La mostra - con ingresso incluso nel biglietto del museo -
è stata realizzata nell'ambito del progetto LeviNeT, coordinato
presso l'Università di Ferrara da Martina Mengoni, curatrice del
volume Primo Levi. Il carteggio con Heinz Riedt edito da
Einaudi. Il progetto, finanziato dallo European Research
Council, prevede di qui al 2027 la pubblicazione progressiva in
open access (www.levinet.eu, sito già attivo) delle
corrispondenze "tedesche" di Levi. Il progetto di allestimento è
a cura di Gianfranco Cavaglià e Anna Rita Bertorello; Ars Media
per il progetto grafico e di comunicazione visiva.
In occasione dell'inaugurazione della mostra, il Centro
Internazionale di Studi Primo Levi con Poste Italiane ha
realizzato un annullo filatelico dedicato.
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