Al via i lavori del gruppo di
monitoraggio del Parlamento Europeo sull'attuazione dell'AI Act
che detta le norme per lo sviluppo, l'immissione sul mercato e
l'uso dei sistemi di intelligenza artificiale in Europa. A
co-presiedere il nuovo organismo di controllo sulla messa in
atto del regolamento europeo, l'eurodeputato del Pd, Brando
Benifei, che nella scorsa legislatura è stato il relatore per
l'Eurocamera dell'AI Act.
"Insieme al collega irlandese McNamara, che con me ha aperto i
lavori a cui partecipano europarlamentari di tutti i gruppi
politici e molti di coloro che hanno lavorato sul tema già nella
scorsa legislatura, abbiamo chiesto molte informazioni sul
lavoro dell'AI Office costituito all'interno della Commissione,
audendo la sua neodirettrice Lucilla Sioli sulle misure più
urgenti" ha spiegato Benifei, sottolineando di aver "chiesto e
ottenuto rassicurazioni sulla rapida messa in campo della
consultazione per l'approvazione delle linee guida
interpretative sulle norme per gli usi vietati".
I divieti, che riguardano le pratiche di IA che comportano un
rischio inaccettabile per i diritti fondamentali, scatteranno a
febbraio 2025, impedendo fra le altre cose l'uso indiscriminato
delle telecamere biometriche, la polizia predittiva e il
riconoscimento delle emozioni nei luoghi di lavoro e di studio
tramite IA.
"Abbiamo anche chiesto un aggiornamento sul lavoro in corso
sulla precisazione delle regole sui modelli più potenti come
Gpt, il cosiddetto "Code of Practice" a cui dedicheremo una
sessione di lavoro specifica nelle prossime settimane" ha
aggiunto Benifei. "Vogliamo essere certi - ha sottolineato - che
la Commissione e gli Stati Membri non cedano alle pressioni di
alcune aziende Big Tech per annacquare l'applicazione delle
norme, perché per noi uno sviluppo dell'IA rispettoso dei
diritti umani e dei diritti di lavoratori, dei consumatori così
come delle piccole e medie imprese e delle istituzioni
democratiche è assolutamente possibile".
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