È stata ribattezzata CopyCop la
rete di influenza maligna identificata a inizio marzo dai
ricercatori di Recorded Future, che sfrutta media inautentici
per disseminare propaganda made in Russia. O almeno, questo è il
sospetto degli esperti: una rete gestita da Mosca, allineata
forse con il governo russo, che fa dell'uso estensivo
dell'intelligenza artificiale (IA) generativa la sua
caratteristica principale.
Secondo gli esperti, il funzionamento di CopyCop prevede,
infatti, l'uso calcolato di modelli linguistici di grandi
dimensioni per plagiare, tradurre e modificare i contenuti dei
media mainstream. L'uso di tecniche di prompt engineering,
secondo i ricercatori, permette poi di adattare questi contenuti
a narrazioni della propaganda filo-russa e indirizzarli a target
specifici. Nell'analisi si evidenzia inoltre il coordinamento
tra CopyCop e altre campagne di disinformazione russa. Secondo i
ricercatori, infatti, i contenuti di CopyCop sarebbero
amplificati anche da noti attori russi sponsorizzati dallo
Stato, come Doppelgänger e Portal Kombat.
L'utilizzo dell'IA generativa per creare contenuti su larga
scala, osservano i ricercatori, rappresenta una sfida per
l'integrità dei processi elettorali perché rende più difficile
per i funzionari pubblici rispondere efficacemente
all'amplificazione di queste narrazioni sui social media.
L'opinione pubblica, avvertono gli esperti, dovrebbe essere
sensibilizzata sul modus operandi di questi attori e sui rischi
derivanti dall'uso dell'IA nella produzione della
disinformazione.
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