L'Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI) dell'Università di Stanford ha pubblicato la settima edizione dell'AI Index Report, uno studio che analizza le tendenze dell'intelligenza artificiale (IA), dai progressi tecnologici alla governance all'impatto sull'economia.
Ecco i risultati principali evidenziati dallo studio.
L'IA batte l'uomo in alcuni compiti, ma non in tutti: - L'IA ha superato le prestazioni umane in diversi benchmark, tra cui la classificazione delle immagini, il ragionamento visivo e la comprensione dell'inglese. Tuttavia, rimane indietro in compiti più complessi, come la matematica a livello di competizione, il ragionamento visivo e la pianificazione.
L'industria continua a dominare la ricerca di frontiera sull'IA: - Nel 2023, l'industria ha prodotto 51 modelli di apprendimento automatico degni di nota, a fronte dei 15 creati dal mondo accademico. Inoltre, nel 2023 sono stati prodotti 21 modelli degni di nota grazie a collaborazioni tra industria e università, un nuovo record.
I modelli di frontiera diventano molto più costosi: Secondo le stime di AI Index, i costi di addestramento dei modelli di AI all'avanguardia hanno raggiunto livelli senza precedenti. Ad esempio, i costi di addestramento per GPT-4 di OpenAI sono stati stimati in 78 milioni di dollari, mentre Gemini Ultra di Google è costato 191 milioni di dollari.
Gli Stati Uniti precedono Cina, Ue e Regno Unito come fonte principale dei migliori modelli di IA: Nel 2023, 61 modelli di IA proverranno da istituzioni con sede negli Usa, superando di gran lunga i 21 dell'Ue e i 15 della Cina.
Mancano valutazioni solide e standardizzate per la responsabilità dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM): La ricerca rivela una significativa mancanza di standardizzazione nelle relazioni sull'IA responsabile. I principali sviluppatori, tra cui OpenAI, Google e Anthropic, testano i loro modelli principalmente rispetto a diversi benchmark di IA responsabile, pratica questa che complica gli sforzi per confrontare sistematicamente i rischi e i limiti dei migliori modelli di IA.
Gli investimenti nell'IA generativa salgono alle stelle: Nonostante il calo degli investimenti privati nell'IA lo scorso anno, i finanziamenti per l'IA generativa hanno registrato un'impennata, quasi otto volte rispetto al 2022 e raggiungendo i 25,2 miliardi di dollari.
L'IA rende i lavoratori più produttivi: Nel 2023, diversi studi hanno valutato l'impatto dell'IA sul lavoro, suggerendo che l'IA consente ai lavoratori di completare i compiti più rapidamente e di migliorare la qualità dei loro risultati. Questi studi hanno anche dimostrato il potenziale dell'IA nel colmare il divario di competenze tra lavoratori poco e molto qualificati. Tuttavia, altri studi mettono in guardia sul fatto che l'uso dell'IA senza un'adeguata supervisione possa portare a una diminuzione delle prestazioni.
Il progresso scientifico accelera ulteriormente grazie all'IA: Nel 2022 l'IA ha iniziato a far progredire le scoperte scientifiche. Il 2023, tuttavia, ha visto il lancio di applicazioni AI ancora più significative in campo scientifico, da AlphaDev, che rende più efficiente l'ordinamento algoritmico, a GNoME, che facilita il processo di scoperta dei materiali.
Il numero di leggi in materia di IA negli Usa è in forte aumento: La produzione normativa sull'IA negli Stati Uniti è cresciuta significativamente nell'ultimo anno e negli ultimi cinque anni.
Solo nel 2023 il numero totale di leggi sull'IA è aumentato del 56,3%.
Le persone in tutto il mondo sono più consapevoli (e più nervose) dell'impatto potenziale dell'IA: Secondo un sondaggio Ipsos, nell'ultimo anno la percentuale di chi ritiene che l'IA influenzerà drasticamente la propria vita nei prossimi 3-5 anni è aumentata dal 60 al 66%. Inoltre, il 52% esprime nervosismo nei confronti dei prodotti e dei servizi di IA, con un aumento di 13 punti percentuali rispetto al 2022. In America, i dati Pew indicano che il 52% degli americani si sente più preoccupato che entusiasta dell'IA, in aumento rispetto al 37% del 2022.
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