Espulso dall'Italia, mercoledì
scorso, un cittadino tunisino di 27 anni, noto alle forze
dell'ordine in quanto appartenente ad alcuni gruppi di
nordafricani dediti, nel comune di Fano, ad attività di spaccio;
furti, estorsioni, rapine e violente aggressioni nei confronti
di gruppi giovanili. L'uomo è stato quindi accompagnamento alla
frontiera aerea di Fiumicino dalla polizia di Stato, venendo
successivamente imbarcato su un volo diretto a Tunisi, poiché
gli è stato rigettato il permesso di soggiorno, in quanto
ritenuto estremamente pericoloso per l'ordine e la sicurezza
pubblica, risultando pienamente inserito nel contesto criminale
fanese, nel quale ricopriva il ruolo di leader.
Nella settimana in corso, altri tre giovani nordafricani,
implicati negli episodi di violenza nel fanese, sono stati
individuati dalla questura e accompagnati presso i centri per il
rimpatrio di Gradisca di Isonzo e Trapani, da dove verranno
imbarcati su charter dedicati. Uno di questi, di origini
egiziane, era stato denunciato per l'accoltellamento di un
giovane tunisino (anche lui espulso il 19 febbraio e rimpatriato
in Tunisia) avvenuto a Fano nel mese di aprile 2024, sotto gli
occhi dei passanti, per fatti legati ad una contesa tra diverse
etnie nordafricane per lo spaccio di droga.
Alle attività di rimpatrio ha partecipato anche personale
dell'Arma dei Carabinieri, che ha contribuito al rintraccio e al
successivo accompagnamento al centro di Trapani di un cittadino
egiziano.
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