"Abbiamo offerto la candidatura di 'Base Popolare' per guidare la città di Osimo con chi ci sta, però su basi chiare, quindi potrebbe pure verificarsi che non ci sta nessuno. La questione è aperta". Spiega così il candidato sindaco in pectore Raimondo Orsetti il ritorno nella città che ha governato decenni fa e per la quale ritiene, insieme alla formazione politica della quale è coordinatore regionale - al suo fianco l'ex governatore Gian Mario Spacca -, ci sia "l'esigenza di cambiare un po' l'impostazione generale, nella politica, nel rapporto cittadini-istituzione, e nel funzionamento dell'azienda comune".
"Io ho messo a disposizione una mia ipotetica candidatura - spiega all'ANSA -, ma l'ho messa a disposizione dopo un'analisi precisa della situazione osimana, offrendola alla città, perché c'è l'esigenza su Osimo di aprire una stagione nuova, una stagione fatta di una politica meno urlata, di una politica meno contrapposta, insomma all'opposto della situazione attuale" "L'ho proposta alla città e l'ho proposta a chi ci sta, perché - assicura - questo è il metodo di Base Popolare che si propone come partito politico, all'interno del partito popolare europeo, il nostro metodo è quello di mettere la base innanzitutto, è un po' il concetto della piramide rovesciata, prima viene la base e poi vengono i vertici, prima vengono i progetti relativi ai problemi della gente, e su Osimo non ci sono solo problemi di natura amministrativa, ci sono anche problemi politici e prima ancora di etica comportamentale all'interno delle istituzioni".
Osimo è una città che "ha una tradizione municipalistica gloriosa oggi piuttosto affievolita come valore. C'è bisogno di ripartire dalle fondamenta". E ieri nel corso dell'incontro promosso da Base Popolare ad Osimo l'ha ricordato. "Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo qualche colpa per ciò che è accaduto - ha ammesso -, molti sono stati i peccati di presunzione ed arroganza, altri di omissione". Ma ora è tempo di cambiare perchè "la città è praticamente ferma da più di un anno". W restituire a Osimo e alla comunità osimana quanto di meglio può fare in termini di servizio, di idee e di progetto per Orsetti "è un impegno non solo politico, ma anche morale che riguarda tutti nessuno escluso" ha ribadito.
La proposta di Base Popolare è quella di "rinnovare la politica nei contenuti, nel linguaggio, nei comportamenti" e per questo è un preparazione un decalogo che verrà presentato nei prossimi giorni. Restano saldi i principi che riguardano "la ricerca della normalità, che riporti serenità, rispetto e correttezza tra le forze politiche, è un segno di civiltà. Il ricreare un clima di fiducia tra i cittadini e le istituzioni: la buona politica che deve sapersi rinnovare negli uomini, nei comportamenti e nei metodi e operare con intelligenza per restituire ad Osimo la dignità di un tempo. Un progetto di città, scelte chiare e di prospettiva, partendo dai bisogni reali della gente". Una proposta che non riguarda solo la nuova governance di Osimo. Base Popolare è pronta a scendere in campo anche alle elezione regionali al fianco di chi risponderà a questi principi. "Prima di scegliere - annuncia Orsetti - ci sarà un confronto con Matteo Ricci e Francesco Acquaroli e saranno valutate le scelte che faremo in altre realtà italiane".
Orsetti è stato assessore al bilancio, vice sindaco e sindaco, poi per 47 anni dipndente in Regione Marche "sempre partendo dal basso - tiene a sottolineare. Sono partito dal quarto livello, ho vinto 4 concorsi per arrivare ad essere dirigente apicale" oggi in pensione. Del resto il curriculum - Master in Management Pubblico, Laurea in Sociologia, con indirizzo politico - economico, giornalista pubblicista autore di progetti e pubblicazioni - parla per lui. "Sempre con la barra dritta e una forte etica comportamentale".
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