"Oggi non è solo in bilico la
ricostruzione post sisma: l'intero settore marchigiano delle
costruzioni rischia di essere demolito". A lanciare questo
monito è stato Stefano Violoni, presidente di Ance (Associazione
nazionale costruttori edili) Marche, che descrive le difficoltà
in cui sono costrette ad operare le aziende edili. Oggi nella
sede di Confindustria Ancona si è tenuta una conferenza stampa
convocata da Ance Marche sui temi della ricostruzione post
sisma, in particolare quello delle spese "in accollo" non
coperte dal contributo per la ricostruzione, della nuova
"Ordinanza incrementi", dell'andamento e dei bisogni del settore
delle costruzioni nelle Marche.
Affiancato dal vicepresidente regionale e coordinatore Ance
per il sisma Centro Italia, Carlo Resparambia, e dai presidenti
delle cinque Associazioni provinciali, Violoni lamenta
"un'incertezza totale che si riflette nel quotidiano e che ha un
impatto drammatico soprattutto nell'area del cratere". Sono
preoccupanti, fa presente Ance Marche, "i segnali di
rallentamento all'interno di un settore che contribuisce per il
9,7% al Pil delle Marche e occupa oltre 43.000 addetti".
"Comprendiamo e condividiamo l'intento di trovare una
soluzione per portare avanti la ricostruzione nell'era
post-superbonus, - osserva Resparambia - tuttavia riteniamo le
misure finora individuate totalmente inadeguate. Se nulla
cambia, la ricostruzione è in bilico".
Diversi i fronti aperti che "fanno tremare gli imprenditori",
a cominciare "dall'ordinanza commissariale di imminente
emanazione, che spinge ad avere come riferimento il prezzario
del cratere (fermo al 2022) obbligando le imprese a realizzare
opere sottocosto". " Inoltre, c'è forte preoccupazione per la
scadenza del 110% prevista a fine anno e i costruttori sono con
il fiato sospeso anche per il prezzario Marche 2025, che la
Commissione regionale ha approvato a fine anno, ma che non
risulta ancora pubblicato. Infine l'Ance Marche reclama una
programmazione che guardi al medio-lungo termine per un "settore
strategico per la resilienza dei territori e il contrasto al
cambiamento climatico, che dà lavoro a tantissime piccole e
medie imprese generando ricadute sociali, economiche ed
occupazionali nel territorio".
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Costanzo
Perlini, presidente Cassa Edile Pesaro Urbino, Enrico
Crucianelli, presidente Ance Macerata,
Massimo Ubaldi, presidente di Ance Ascoli Piceno e Massimiliano
Celi, presidente di Ance Fermo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA