Si è tenuta
stamani a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) la
tradizionale cerimonia di commemorazione dedicata a coloro che
hanno perso la vita lavorando in mare. A causa del maltempo, la
cerimonia non si è svolta all'aperto, dinanzi al monumento "Il
mare, il ritorno", sito sulla banchina di riva "Malfizia", e
davanti alle lapidi del muro paraonde del molo nord che
ricordano le tragedie del mare, ma nelle sale del Museo della
civiltà marinara.
Le due corone sono state deposte sulla vetrata che si affaccia
sul bacino portuale e sul mare in tempesta, proprio come quello
che 54 anni fa, il 23 dicembre 1970, provocò il naufragio del
motopesca "Rodi" e la morte di tutti i membri dell'equipaggio.
Di anno in anno, infatti, l'Amministrazione Comunale, con
l'apporto del Circolo dei Sambenedettesi, celebra il rito del
ricordo commemorando le cosiddette "morti azzurre" che hanno
spesso lasciato le famiglie dei marinai scomparsi in mare senza
una tomba su cui piangere.
E' stato il vescovo mons. Gianpiero Palmieri a svolgere una
riflessione sulla ricorrenza e ad impartire la benedizione ai
presenti e alle due corone in memoria di tutti i caduti in mare.
Il prof. Giancarlo Brandimarti ha letto la toccante poesia in
vernacolo la "Madonna dei Cuppètte" del prof. Pietro Pompei,
imperniata sulla vicenda di uno scampato pericolo, per
intercessione della Madonna di Loreto, dalla furia dello "sciò",
ovvero della tromba marina così temuta dai pescatori di ogni
tempo.
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