La prefettura di Pesaro-Urbino ha
bocciato la proposta di svuotare la diga del Furlo, richiesta
avanzata dal legale della famiglia di Riccardo Branchini, il
giovane di 19 anni scomparso ormai da settimane nell'entroterra
pesarese.
"Svuotare la diga completamente non è possibile perché
continua ad arrivare l'acqua del fiume, inoltre è composta da
diverse zone che presentano coni profondi dove c'è materiale
melmoso che, anche in caso di prosciugamento ulteriore della
diga, non consentirebbe, siccome la diga non è in piano, la
ricerca eventuale del corpo di Riccardo, spiega il prefetto
Emanuela Saveria Greco. Una simile operazione esporrebbe inoltre
gli operatori ad un alto rischio, con l'impossibilità di
raggiungere luoghi dove il corpo del giovane potrebbe essersi
fermato, così come recherebbe un grave danno alla flora e alla
fauna. La Prefetto precisa che comunque "le ricerche stanno
continuando ma purtroppo se non c'è un elemento nuovo nella zona
specifica per noi diventa molto difficile effettuare
un'operazione simile in un luogo già ispezionato a fondo".
"Le ricerche sono state estremamente dettagliate, non abbiamo
altre soluzioni di ricerca da mettere in campo" ammette Lodovico
Camilletti, comandante dei vigili del fuoco provinciale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA