Lo scrittore e giornalista Marco
Albino Ferrari ha presentato questa sera, a Pesaro, presso
Palazzo Gradari, il suo libro "Il canto del Principe. Storia di
un albero", pubblicato da Ponte alle Grazie, all'interno della
rassegna "incontri capitali" di Pesaro 2024 capitale italiana
della cultura, per offrire uno sguardo approfondito su una
storia unica, che racconta il legame tra natura, cultura e
comunità attraverso la vita di un abete bianco storico.
"Il libro narra la storia vera di un abete bianco, cresciuto per
oltre 250 anni sull'altopiano di Lavarone, noto per essere uno
degli alberi più alti d'Europa - racconta l'autore - non era
solo una rarità botanica, ma un simbolo per gli abitanti della
zona, eredità delle antiche comunità cimbre che, non avendo un
capoluogo centrale, sceglievano un albero come simbolo e punto
di riferimento per il territorio, una sorta di campanile
naturale - per questo - la sua caduta, a novembre del 2017,
rappresenta una perdita collettiva per un'intera comunità che ha
portato ad organizzare assemblee pubbliche per decidere come
onorare la sua memoria. Fino alla decisione di trasformare il
legno dell'albero in un quartetto d'archi - due violini, una
viola e un violoncello - che sono adesso i protagonisti di uno
spettacolo teatrale intitolato Anima, che combina la loro musica
e la mia narrazione per ripercorrere la vita dell'abete prima e
dopo la sua caduta".
Ferrari per questo definisce il libro come "una fiaba vera e un
apologo sulla relazione tra l'uomo e la natura, con una morale
sottile che invita a riflettere sulla gestione sostenibile delle
foreste antiche e sul significato profondo di coesistenza con
l'ambiente".
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