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In evidenza
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Da Pablo Picasso a Dolce e Gabbana,
da Edvard Munch, a Mike Bongiorno: sono una cinquantina le
mostre in programma nel 2024 a Palazzo Reale e nelle altre sedi
museali del Comune di Milano, in pratica una a settimana a
conferma di una offerta varia per quantità e qualità, che attrae
sempre più pubblico. Nel 2023 sono aumentati del 39% i
visitatori delle tre sedi espositive e 11 musei civici, arrivati
a sfiorare i 3 milioni 200mila.
Fra le prime esposizioni ad aprire a Palazzo Reale, il 24
febbraio, ci sarà 'Giuseppe De Nittis artista europeo' con 90
opere dell'autore che conquistò anche Parigi. Negli stessi
giorni il Mudec inaugurerà 'Picasso. La metamorfosi della
figura' mentre a Palazzo Reale a settembre toccherà a 'Picasso
lo straniero' realizzata in collaborazione con il Musée Picasso
di Parigi. Il rapporto fra Italia e Francia lega molte
esposizioni del 2024. Palazzo Reale ospiterà infatti una
esposizione dedicata al fotografo Brassaï, che fu 'L'occhio
Parigi' e da marzo 'Cézanne e Renoir. dalle collezioni del musée
d'Orsay e dell'Orangerie'.
Sempre Palazzo Reale ad aprile sarà la sede della mostra
'Dal cuore alle mani. Dolce e Gabbana' (mentre nel '25 sarà
esposto il legame fra Dalì e la moda). E a settembre ospiterà un
tributo a Mike Bongiorno nel suo centenario. Mostra del
centenario anche per Enrico Baj mentre l'anno di Palazzo Reale
si chiuderà con una mostra su Edvard Munch con opere del Munch
Museet di Oslo e una su Ugo Mulas. Il programma del Mudec
include un focus sul tatiuaggio. E per l'arte contemporanea,
Palazzo Reale da maggio apre le sue sale alla reinterpretazione
performativa di Guernica da parte di Ettore Pignatelli e al Pac
saranno protagonisti Adrian Piper e Liliana Moro in attesa nel
2025 di una personale di Shirin Neshat. Fra le mostre al
Castello Sforzesco l'esposizione di materiali dell'Archivio
dello Studio Fotografico "Ballo & Ballo", acquisito nel 2022. E
poi ancora nel 2025 a Palazzo Reale saranno protagonisti Felice
Casorati, e a cento anni dall'esposizione parigina 'il tronfo
dell'Art Déco', e ancora Napoleone, Chaim Soutine e Leonor Fini.
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