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In evidenza
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In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
"È mia ferma convinzione che la
nostra università debba essere una comunità aperta". Lo ha
sottolineato la rettrice dell'Università Cattolica Elena
Beccalli nel corso dell'evento di inaugurazione, a Milano,
dell'Istituto di Cultura Araba, frutto di un accordo siglato nel
mese di luglio tra la Sharjah Book Authority, organizzazione
degli Emirati Arabi promotrice di iniziative culturali legate
all'editoria.
La rettrice ha citato le parole di Papa Francesco in
occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico del centenario
dell'ateneo, che ne ha parlato come di "una comunità aperta al
mondo senza paure. Questo è speranza".
La Cattolica "del resto, nei fatti, è sin dalle origini un
luogo di confronto e di dialogo per il bene comune e tale deve
essere in futuro - ha aggiunto -, sempre nell'ottica di alleanze
e collaborazioni strategiche volte a contribuire al progresso
civile, sociale ed economico. L'inaugurazione di questo Istituto
è un'occasione tangibile di dialogo tra mondi e culture".
"Studiare e conoscere l'arabo in Occidente significa costruire
un ponte con la cultura e il mondo che sono la culla di questa
lingua. Con questo significato profondo, l'Università Cattolica
promuove da tempo lo studio della lingua araba anche come
fattore di reciproca conoscenza con la comunità araba locale -
ha spiegato ancora -, come forma di inclusione per gli studenti
italiani di seconda generazione di origine araba per
riconnetterli alle loro radici culturali e linguistiche".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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