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In evidenza
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In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
Sale la fiducia nei partiti tra i
giovani ma rimangono ancora i soggetti istituzionali meno
apprezzati. è del 31,6% la fiducia accordata ai partiti tra i
giovani, in salita rispetto al 2022 quando era al 27,8%, mentre
nel 2016 era al 18,1%.
Lo rileva la nuova ricerca dell'Osservatorio Giovani
dell'Istituto Toniolo su giovani, democrazia, partecipazione
politica e visione dell'Europa presentata all'Università
Cattolica di Milano alla presenza del presidente della Cei, il
cardinale Matteo Zuppi.
La ricerca è stata condotta intervistando 2.000 giovani
italiani fra i 18 e i 34 anni e 1.000 per ciascuno degli altri
quattro Paesi coinvolti (Germania, Francia, Polonia, Spagna).
Tra le istituzioni verso cui i giovani nutrono più fiducia al
primo posto c'è il presidente della Repubblica con oltre il 55%,
la Camera dei deputati è al 35,2%, il Senato al 34,8%, il
governo nazionale al 35,3%. La fiducia nei confronti dell'Unione
europea è al 54,5%, confermando in sostanza il livello pre-
elezioni europee del 2019 (quando era al 54,2%).
Altre istituzioni non politiche, come la scuola, gli ospedali,
il volontariato, raggiungono il 60%. La ricerca scientifica
tocca il 74%. I social network sono al 43,9%. "Più che chiederci
o meravigliarci perché i giovani non votano dovremmo chiederci
perché continuano a votare nonostante tutto - ha spiegato
Alessandro Rosina coordinatore dell'Osservatorio Giovani del
Toniolo -, perché ogni nuova elezione lascia le cose come
stanno. La condizione dei giovani italiani è peggiore rispetto
a quella dei coetanei europei quindi semmai dovremmo guardare
positivamente al fatto che anche l'astensionismo dei giovani non
è così diverso rispetto a quello degli adulti. Loro non vogliono
rassegnarsi a non votare".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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