Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
Il supporto e l'importanza della
ricerca nel contrastare le infiltrazioni criminali e mafiose
nell'economia. É questo il tema al centro del convegno 'Le
dinamiche delle infiltrazioni criminali nell'economia: rischi e
rimedi', in corso all'Universitá Cattolica di Milano, promosso
da Transcrime, Centro di ricerca su criminalità e innovazione
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e Anfaci
(Associazione Nazionale Funzionari Amministrazione Civile
dell'Interno).
"Nonostante i rilevanti risultati conseguiti e le capacità
acquisite, permangono intrecci da contrastare e conoscere meglio
- afferma il Prefetto Ignazio Portelli, Commissario dello Stato
per la Regione Siciliana e Presidente di Anfaci -. Il contrasto
alle infiltrazioni è un percorso ad ostacoli e non sempre
consegue i risultati dovuti e attesi per molteplici cause".
"Il tema delle ricchezze criminali e del loro impiego
nell'economia legale non è adeguatamente percepito nella sua
rilevanza - spiega il professore Ernesto Ugo Savona, Direttore
di Transcrime. -. A 30 anni dalla nascita di Transcrime, il
supporto della ricerca si rivela centrale nel definire i fattori
di rischio e trasferirli in tecnologie e iniziative di
intelligence a supporto della capacità di prevenzione di
autorità e imprese".
Come emerso dal convegno occorre sviluppare tecnologie e
indicatori di rischio capaci di individuare anomalie nelle
attività e strutture societarie. Una ricerca condotta da
Transcrime per PoliS-Lombardia, con il sostegno della Prefettura
di Milano, ha mostrato l'efficacia di questo strumento
applicando su oltre un milione di aziende lombarde 30 indicatori
di anomalie, relative alla struttura proprietaria, i soggetti
apicali, il contesto territoriale, l'attività
economico-finanziaria, l'esposizione politica e a eventi
negativi o leaks giornalistici. "In fase di validazione - spiega
Francesco Calderoni dell'Università Cattolica e Ricercatore di
Transcrime - gli indicatori hanno dimostrato la capacità di
individuare correttamente un campione di imprese interdette con
una probabilità fino a 25 volte maggiore rispetto a quella di
un'identificazione errata, applicando tecniche avanzate di
machine learning".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
Ultima ora