Regione Lombardia e associazione
Angelicum hanno firmato un protocollo d'intesa per rilanciare il
centro culturale realizzato vicino a Brera a Milano da Giovanni
Muzio fra gli anni '30 e '40, sede dell'associazione animata
negli anni da grandi intellettuali come Giorgio De Chirico,
padre Agostino Gemelli, Giovanni Guareschi, Carlo Bo e Salvatore
Quasimodo, capace di creare una orchestra diretta da maestri
come Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Mehta.
Sono passati anni e difficoltà finanziarie. E ora arriva
l'intesa, firmata dall'assessore alla Cultura Francesca Caruso e
dalla vicepresidente dell'Angelicum suor Battista Stefania
Anelli, che ha l'obiettivo di aumentarne la fruizione da parte
di artisti, professionisti e cittadini.
"Grazie a questa intesa - ha spiegato Caruso - questa storica
sede potrà essere ancora più accessibile. Vogliamo che
l'Angelicum di Milano diventi un punto di riferimento per la
cultura lombarda, un luogo di scambio, creatività e
condivisione".
L'accordo, che rientra nel Programma triennale per la cultura
2023-2025, prevede la collaborazione tra Regione Lombardia e
l'Angelicum per la programmazione di eventi e attività
culturali, che si tratti di musica, teatro, arti visive o
letteratura. L'associazione metterà a disposizione i propri
spazi e la Regione si impegnerà a promuovere questa opportunità
attraverso i canali istituzionali, coinvolgendo il maggior
numero possibile di realtà culturali e sociali.
"Mi è piaciuta molto l'idea della 'cultura che cura'. Il
legame con Regione Lombardia - ha commentato suor Anelli - è una
carta vincente per promuovere questo concetto. Il teatro
Angelicum si occupa di musica e spettacolo ispirandosi allo
stile francescano".
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