Gli Ambrogini, la massima
onorificenza concessa dal Comune di Milano, "si usano un po' per
fare politica" ma non sono "un atto politico, sono un atto di
natura sociale, di riconoscimento di appartenenza a una
comunità, quindi così per me non va". Lo ha detto il sindaco di
Milano, Giuseppe Sala tornando a criticare il modo in cui il
Consiglio assegna le onorificenze. In particolare a Sala i
cronisti hanno chiesto delle divisioni, anche interne alla
comunità ebraica che ha mandato a lui una lettera sulla
candidatura del presidente Walker Meghnagi.
"La lettera non l'ho nemmeno vista - ha detto a margine della
commemorazione della strage dei piccoli martiri di Gorla -. Sono
molto contrario a come vengono proposte le candidature, perché
spesso, e non mi voglio riferire a nessun caso, a volte si cerca
la provocazione, a volte non si rispetta il principio di base
che dice che è candidabile chi ha portato un beneficio evidente
alla comunità, non a se stesso".
"Per cui io torno un pò sulla mia idea, cioè diamo gli
Ambrogini a gente che non ha altri riconoscimenti, altri premi,
altri meriti, a brava gente normale - ha concluso -, a volte
sconosciuta che ha fatto tanto per la comunità. Però decide il
Consiglio e lo rispetto".
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