"Se ancora c'era qualche dubbio -
ma quasi tutti erano ormai dissipati dietro al tiro incrociato
delle liti, dei veti e del fuoco amico - ieri si è avuta
l'ennesima dimostrazione di come il cosiddetto campo largo
faccia acqua da tutte le parti. L'ex ministro e leader di Azione
Calenda insulta pesantemente il Movimento 5 Stelle di fronte
alla premier Meloni e la reazione da parte dello stesso
Movimento non tarda ad arrivare. Tra inviti reciproci a
"cancellarsi" viene ancora di più da chiedersi come una
coalizione con una simile litigiosità possa ambire a governare
una delle principali città italiane. Davvero i genovesi, persone
di buonsenso ed estremamente concrete, meritano questo clima di
perenne assemblea di condominio? La risposta è no: non oso
neppure immaginare quanto indietro possa andare la città, ferma
in questi scontri tra bande e in questa surreale situazione che
loro chiamano dialettica ma non è altro che una corsa alle
poltrone e ai protagonismi. È inaccettabile che la città venga
trattata come un semplice oggetto di contesa tra forze politiche
più impegnate a litigare che a proporre soluzioni concrete". Lo
dice in una nota Paola Bordilli, assessore della Lega in comune
a Genova.
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