Al grido di "noi non siamo soli",
"a casa nostra c'è un aggressore" e "proteggere l'Ucraina per
proteggere l'Europa" centinaia di persone sono scese in piazza a
Genova partecipando alla fiaccolata di sostegno e vicinanza al
popolo ucraino organizzata dal Comune di Genova e dalla comunità
ucraina locale a tre anni dallo scoppio del conflitto con la
Russia.
Tra i manifestanti in piazza anche i candidati sindaco del
centrodestra e del centrosinistra-M5s a Genova, Pietro Piciocchi
e Silvia Salis, il presidente del Consiglio regionale della
Liguria Stefano Balleari, il presidente del Consiglio comunale
di Genova Carmela Cassibba, numerosi profughi ucraini e semplici
cittadini genovesi.
"La comunità ucraina sta dando un grande contributo alla
nostra città - dichiara il sindaco reggente Piciocchi -. Oggi
siamo in piazza per ribadire il nostro 'no' alla guerra, la
condanna risoluta dell'aggressione russa, una violazione del
diritto internazionale, il Comune continuerà a lavorare per
l'integrazione della comunità ucraina".
"Tutte le forze del centrosinistra, dai riformisti a Italia
Viva, Azione, Pd fino al M5s sono insieme in piazza oggi a
Genova perché la difesa della pace è di tutti, - rimarca Salis -
difendere il popolo ucraino è un concetto che ci lega
indissolubilmente, Genova si fonda sui valori della Resistenza,
dell'accoglienza e della solidarietà, per cui è una città che ha
nel suo Dna questi valori".
Il corteo è partito dal ponte Monumentale di via XX Settembre
sotto l'abbazia di Santo Stefano simbolo della comunità ucraina
genovese. Il maxischermo della Regione Liguria in piazza De
Ferrari è stato illuminato con i colori della bandiera ucraina e
i ringraziamenti della comunità alla città di Genova e alla
Liguria con la scritta 'Noi non siamo soli, grazie Liguria'.
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