"Abbiamo cercato di creare un
dialogo tra bianco e nero e colore, che per il lavoro di Lisetta
Carmi era un aspetto totalmente sconosciuto e in questa mostra,
per la prima volta, si cerca in modo emblematico di mettere a
confronto questi due linguaggi". Giovanni Battista Martini,
curatore dell'archivio e curatore della mostra assieme a Ilaria
Bonacossa, sintetizza così l'obiettivo di "Lisetta Carmi. Molto
vicino, incredibilmente lontano", l'omaggio del Palazzo Ducale
di Genova alla grande fotografa a cento anni dalla nascita. Un
viaggio attraverso circa 200 immagini, iconiche e inedite, dai
reportage realizzati in Venezuela, India e Afghanistan alla
Genova del porto e dell'Italsider, allestito dal 23 ottobre al
30 marzo 2025.
"Questa mostra propone un percorso totalmente inedito
rispetto a quelle realizzate negli ultimi anni - ricorda Martini
- perché mette a confronto le immagini a colori con quelle in
bianco e nero e questa sia che si tratti delle fotografie
scattate a Genova sui travestiti o su Staglieno, ma anche nel
mondo intero, con le immagini del Venezuela o del Marocco".
"Ci sono serie mai presentate come l'anagrafe di Genova -
aggiunge Bonacossa - ma la nostra è una passeggiata nella vita
di Lisetta Carm in cui si parte dai suoi viaggi nel mondo per
arrivare alla sua città, a Genova. Immagini dalle quali emerge
la capacità fotografica, anche formale, di taglio di foto molto
naturali, con un talento nel creare un'empatia tra sé e i suoi
soggetti. La serie di Staglieno è incredibile, si prova empatia
verso delle sculture di pietra e questo è una cosa che la sua
fotografia sa fare".
La mostra presenta un allestimento particolare, curato dallo
studio Drama Y Comedias, che invita a riflettere sul concetto di
muro come spazio di divisione e connessione sociale.
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