Come contro l'Inter il Genoa non
muore mai e in pieno recupero trova il pareggio contro la Roma
con De Winter. Un Genoa dai due volti: male nel primo tempo,
bene nella ripresa grazie alle mosse di Gilardino che ha
cambiato uomini e modulo trasformando la squadra.
"Ho un gruppo squadra compatto e unito che lavora tanto, che
sta zitto e che fatica durante la settimana. Ai ragazzi negli
spogliatoi ho detto di non pensare di essere diventati bravi ma
allo stesso tempo meritano i complimenti per la voglia che hanno
avuto di andare a prendere la partita e questo tutti sia chi è
uscito che chi è entrato dopo" ha dichiarato il tecnico
rossoblù, campione del mondo proprio con De Rossi in Germania
nel 2006, che ha poi analizzato così la sfida coi giallorossi.
"Nel primo tempo abbiamo fatto troppo poco per impensierire
una squadra come la Roma che ha grandissima qualità e forza
fisica-ha spiegato-. Loro sono stati bravi a sfruttare le
occasioni e potevano farci male in altre occasioni. A fine
primo tempo ho detto ai ragazzi che potevamo e dovevamo fare
meglio così nel secondo ho cambiato qualcosa a livello tattico
inserendo alcuni giocatori".
Tra questi un Malinovskyi che ha preso in mano la squadra.
"Malinovskyi volevo farlo partire dall'inizio ma è tornato dalla
nazionale con una botta al ginocchio e poi è importante
mantenere l'equilibrio". Con Malinovksyi in campo infatti il
tecnico ha lanciato un Genoa spregiudicato con Ekuban, PInamonti
e Vitinha in avanti.
"La situazione tattica del secondo è un'opzione che può
diventare una soluzione durante il campionato - ha spiegato il
tecnico rossoblù - ma serve avere solidità e dunque valuterò.
Piuttosto sono contento della reazione dei ragazzi, da squadra
consapevole delle proprie forze. Avevo chiesto loro di rimanere
dentro la gara, di essere lucidi e compatti perché ero convinto
che potessimo riprenderla".
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