Nessuna scissione e avanti con il
campo largo progressista che è "un orizzonte concreto": sono le
convinzioni del capogruppo del M5s alla Camera, Francesco
Silvestri che, in un'intervista al Quotidiano nazionale,
analizza presente e futuro del Movimento, alla luce dei
contrasti interni tra i vertici e dell'Assemblea costituente
prevista in autunno.
"Mi pare che Grillo abbia legittimamente espresso la
propria sensibilità, come sua prerogativa in qualità di
fondatore. D'altro canto Giuseppe Conte è stato estremamente
chiaro riguardo al fatto che la Costituente non porrà né subirà
paletti su nulla" è la premessa, fino alla conclusione:
"Eventuali scissioni mi sembrano fantasie giornalistiche. Anzi
non ho mai visto i gruppi parlamentari così uniti" e "fieri" del
lavoro fatto negli ultimi 15 anni Silvestri conferma
l'intenzione, attraverso la Costituente, di "confermare
l'impegno su queste traiettorie ancora attuali e aggiungere le
novità per i prossimi 15 anni e farlo attraverso un percorso di
democrazia partecipata che parte dal basso". Poi alla domanda se
il campo largo progressista diventa, in questo quadro, un
orizzonte strategico, il capogruppo risponde: "E' un orizzonte
concreto. Poi dipende da come si attesterà questo fronte
alternativo alle destre e con quali personalità", assicurando
che comunque "il Movimento vuole farsi trovare preparato senza
cambi di rotta improvvisi".
Infine sulle elezioni regionali in Liguria - su cui circola
il nome di Andrea Orlando come candidato in pectore caldeggiato
dal Pd ma anche quello del senatore 5S, Luca Pirondini -
Silvestri chiarisce: "La candidatura e le strategie alternative
le decideranno i liguri insieme a Conte. Non c'è mai qualcosa da
fare a priori. Questa è la caratteristica del Movimento, che
decide in base alla qualità del progetto con grande libertà".
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