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In evidenza
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In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
È Giancarlo Monina il nuovo
presidente della Conferenza Nazionale dei delegati dei rettori
per i Poli Universitari Penitenziari (Cnupp). Monina, professore
ordinario di Storia contemporanea a Roma Tre, delegato del
Rettore per il Polo Universitario, da circa vent'anni è
impegnato nella formazione universitaria in carcere. All'interno
della Cnupp, ha già rivestito ruoli significativi come
coordinatore di Gruppo di lavoro e membro della Giunta
nazionale.
La Cnupp, istituita nel 2018 come organo della Conferenza dei
Rettori delle Università Italiane (CRUI), a oggi conta
l'adesione di 44 atenei provenienti da tutte le regioni
d'Italia. Questi atenei sono impegnati in attività didattiche,
formative, di ricerca e di impegno culturale in oltre 100
istituti penitenziari. Nell'anno accademico 2023-2024, sono
1.707 gli studenti e le studentesse iscritti ai Poli
universitari, appartenenti a tutti i circuiti di detenzione o
che fruiscono di misure alternative.
La Cnupp svolge un ruolo fondamentale nella promozione,
riflessione e indirizzo del sistema universitario nazionale e
dei singoli Atenei, garantendo il diritto allo studio per le
persone private della libertà personale. Funziona anche come
organo di rappresentanza della Crui nel confronto con il
ministero della Giustizia, collaborando in particolare con il
Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria e il
Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Grazie a
questi rapporti, sono stati stabiliti accordi, protocolli e
linee-guida che regolano le condizioni necessarie per rendere
effettivo il diritto allo studio universitario per gli studenti
detenuti.
L'attenzione verso il sistema carcerario e verso i diritti
dei detenuti è sempre più all'ordine del giorno. Come ha detto
recentemente papa Francesco: "Vogliamo dare speranza, andando
oltre alla durezza della reclusione, al vuoto affettivo, alle
restrizioni imposte e, in non pochi casi, alla mancanza di
rispetto". Dare speranza - ricorda l'ateneo Roma Tre - vuol dire
anche poter studiare e prepararsi a un ritorno nella comunità
civile che coincida con il dovuto rispetto di chi ha pagato per
le sue scelte sbagliate.
In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
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