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Il chitarrista Laurenti, con Emanuela Orlandi solo una simpatia

Il chitarrista Laurenti, con Emanuela Orlandi solo una simpatia

'La famiglia non mi ha mai cercato, non avevo neanche il numero"

ROMA, 07 novembre 2024, 15:47

Redazione ANSA

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Della scuola "Ludovico Tomaso da Victoria" in piazza Sant'Apollinare frequentata anche da Emanuela Orlandi, "io ho un ricordo bello, non di confusione, di suor Dolores che la dirigeva ricordo una gradevole serietà scolastica". Così la testimonianza in Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi, di Alberto Laurenti, anche lui, come Emanuela, ex allievo della scuola di piazza Sant'Apollinare dove si era fatto notare come una specie di enfant prodige grazie al suo talento come musicista e in particolare come chitarrista. Altri testimoni, come il maestro Valentino Miserachs ad esempio, hanno invece descritto in altre audizioni la scuola come "un porto di mare".
    "I familiari di Emanuela - ha spiegato l'uomo - non mi contattarono mai, nemmeno il fratello che peraltro non conosco, solo gli mandai una mia traccia per interposta persona", "non eravamo amici con Emanuela, io non avevo nemmeno il suo telefono. Nessuno poi mi ha mai cercato". "Con Emanuela - ha chiarito ancora - c'era una innocente simpatia, non di più", "lei era una ragazza bella, acqua e sapone, timida, ma credo che la cosa sia stata ingigantita".
    Alla domanda su che cosa possa essere successo a suo parere ad Emanuela, Laurenti ha risposto: "Secondo me è successo qualcosa di gravissimo ovviamente, ma io avere un'opinione dopo 40 anni..come potrei? Come tutti in questa vicenda sono interrogativo, sapere la verità sarebbe meraviglioso, anche per la famiglia". Laurenti ha anche affermato di non ricordare Emanuela all'uscita da scuola il giorno della scomparsa: "Non la ricordo purtroppo, lei andava sempre a prendere l'autobus che la portava verso il Vaticano - ha detto -, quello era un orario tremendo, tutti correvano via". A proposito di alcune sue dichiarazioni a verbale, interrogato dalla squadra mobile nei mesi successivi alla scomparsa, Laurenti ha ricordato: "Quello che mi interrogò urlava, urlava molto, c'era una tensione molto forte dentro quella stanza, penso fossero arrabbiati, erano molto agitati forse perchè dopo due mesi ancora non sapevano niente". Laurenti ha quindi risposto ai commissari di non aver mai conosciuto Mirella Gregori.
   

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