"Il 74% degli europei afferma che il proprio Paese trae beneficio dall'appartenenza all'Ue, il più alto consenso registrato negli ultimi 42 anni. La pace e la sicurezza sono al primo posto. Il 66% vuole che l'Europa svolga un ruolo più importante nel proteggerli dalle crisi globali e dai rischi per la sicurezza. Vi ascoltiamo. E siamo pronti a fare la nostra parte". Lo ha scritto, su X, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen commentando i risultati dell'ultimo Eurobarometro.
Eurobarometro: per i cittadini priorità è la difesa, non per gli italiani
La difesa e la sicurezza sono le priorità di cui dovrebbe occuparsi l'Ue per un europeo su tre, ma per gli italiani invece la priorità principale è l'economia. Lo rivela l'Eurobarometro, l'indagine demoscopica pubblicata regolarmente dall'Eurocamera.
Stando ai dati infatti il 36% degli europei indica la difesa e sicurezza come priorità per l'Ue, dato che in Italia scende al 31%. Al secondo posto per gli europei ma al primo per gli italiani invece competitività, economia e industria con il dato Ue al 32% e quello italiano al 34%. Al terzo posto, nel dato Ue con il 27%, la lotta alla povertà.
Diverso l'ordine in Italia, dove l'indipendenza energetica, le risorse e le infrastrutture (33%) figurano al secondo posto tra le priorità, seguite dalla difesa. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 gennaio e il 4 febbraio 2025 in tutti i 27 Stati membri dell'Ue, con un totale di 26.354 interviste effettuate. I risultati complessivi sono ponderati sulla base della popolazione di ciascun Paese.
Due europei su tre chiedono un'Ue più forte
"Due terzi degli europei vogliono che l'Ue giochi un ruolo maggiore nella loro protezione. È un appello chiaro all'azione, al quale risponderemo. L'Europa deve essere più forte, affinché i nostri cittadini si sentano più al sicuro", scrive la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola commentando i dati dell'Eurobarometro.
Stando al sondaggio infatti il 66% dei cittadini Ue vuole che l'Unione assuma un ruolo più forte nella protezione dalle crisi globali. A livello nazionale la richiesta di un ruolo rafforzato varia dall'87% in Svezia al 44% in Polonia. Il dato italiano, il 63%, si attesta appena sotto della media Ue.
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