È una sorta di "dissertazione per
immagini" sugli anni Settanta la seconda mostra del trittico
previsto dalla collaborazione fra Csac-Centro Studi e Archivio
della Comunicazione dell'Università di Parma e Comune di
Parma-Assessorato alla Cultura. Dopo la mostra 'Visioni
(im)possibili' del 2024, che aveva focus sugli anni Sessanta
visti "in chiave Bauhaus", arriva 'Intorno ai '70', un viaggio
attraverso ideologie, progetti e linguaggi dalle collezioni Csac
che anticipa la tappa finale del percorso, un'indagine sugli
anni Ottanta che sarà allestita nel 2026. 'Intorno ai '70:
ideologie, progetti, linguaggi nelle collezioni Csac' sarà
aperta al primo piano di Palazzo Pigorini dall'1 marzo al 4
maggio.
Curata dalla direttrice di Csac Cristina Casero, docente di
Storia dell'arte contemporanea all'Università di Parma, e da
Csac in collaborazione con il Comune di Parma, propone un
approfondimento su un decennio in cui artisti, fotografi,
stilisti, designer e progettisti intercettano le tensioni e i
turbamenti sociali, e in senso più ampio culturali, sfociati
durante il Sessantotto e interpretano le utopie che attraversano
la società civile, dando spesso voce anche al malcontento sempre
più diffuso nella società italiana, stretta tra modernità e
problemi mai sopiti.
Nelle sale di Palazzo Pigorini dialogano tra loro i lavori di
artisti che restituiscono al visitatore un mosaico ricco di
suggestioni e spunti di riflessione e che mettono in luce la
pluralità di linguaggi visivi che ha attraversato l'Italia degli
anni Settanta: dalle fotografie di Mario Cresci e dell'agenzia
Publifoto Roma ai bozzetti di Walter Albini, Giorgio Armani,
Brunetta e Krizia, dalle icone del design di Achille
Castiglioni, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Alberto
Rosselli e Ettore Sottsass Jr alla satira di Alfredo Chiappori e
Felis, fino alle opere di Enrico Baj, Emilio Isgrò, Ugo La
Pietra, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Emilio Vedova.
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