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Fotografia e femminismi, mostra storie e immagini a Ravenna

Fotografia e femminismi, mostra storie e immagini a Ravenna

In dialogo lavoro di diverse generazioni di fotografe e artiste

RAVENNA, 02 ottobre 2024, 12:49

Redazione ANSA

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RAVENNA, 02 OTT - Una mostra mette in dialogo il lavoro di diverse generazioni di fotografe e artiste operanti nel panorama italiano degli ultimi cinquant'anni: è 'Fotografia e femminismi. Storie e immagini della collezione Donata Pizzi', collettiva a cura di Federica Muzzarelli in collaborazione con il Gruppo di Ricerca Faf/Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, in programma dal 5 ottobre al 15 dicembre alla Fondazione Sabe per l'arte di Ravenna.
    L'esposizione focalizza la persistenza ideale, l'eredità culturale e, insieme, lo sviluppo e i mutamenti dell'immagine e della presenza delle donne attraverso gli snodi offerti da quattro nuclei tematici principali: Album di famiglia, Identità di genere, Stereotipi e spazi domestici, Ruoli e censure sociali. Lo fa accostando, secondo un montaggio parallelo che ne rivela concretamente continuità e dissonanze, i lavori di artiste storicizzate come Liliana Barchiesi, Lisetta Carmi, Lucia Marcucci, Paola Mattioli e Tomaso Binga, a quelli di Martina Della Valle, Giulia Iacolutti, Moira Ricci, Alessandra Spranzi e Alba Zari.
    La mostra è anche un racconto nel racconto: quello di un'iniziativa pionieristica e lungimirante che ha portato Donata Pizzi a iniziare un percorso di valorizzazione del lavoro delle donne artiste e fotografe italiane che oggi assume i contorni di un patrimonio storico e culturale eccezionale. Completano la mostra una riproduzione anastatica di alcune maquette del volume collettivo femminista 'Ci vediamo mercoledì. Gli altri giorni ci immaginiamo' (1978) e una selezione di pubblicazioni e cataloghi che tracciano la storia espositiva e progettuale della Collezione Donata Pizzi.
    Fondazione Sabe per l'arte, nata nel 2021 come punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell'arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura, quest'anno si è aperta alla fotografia esplorando le sue relazioni con la ricerca plastica, il paesaggio e lo spazio, fisico e mentale.

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