Palazzo Pallavicini, a Bologna,
ospita dal 3 ottobre al 28 febbraio una mostra dedicata ad
Antonio Ligabue (1899-1965) realizzata da Chiara Campagnoli,
Deborah Petroni e Rubens Fogacci. L'esposizione è articolata in
sette sale con oltre 120 opere, tra cui 80 ad olio, con 12
autoritratti e sette tigri dalle fauci spalancate, oltre ad
agili leopardi, rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la
sopravvivenza e potenti leoni, una vera e propria giungla cruda
e violenta.
Esposte inoltre 14 sculture, 17 disegni, 15 incisioni e la
moto Guzzi Falcone 250 rossa con la quale l'artista si spostava
nella Bassa reggiana per mostrare e vendere le sue opere, che
provengono da collezioni private, banche e musei: dai celebri
autoritratti alla Testa di tigre del 1953 e Leopardo del 1955,
al Motociclista del 1954; dalle sculture Leone e Leonessa del
1935, a Pantera del 1938, Leonessa accucciata del 1940, fino al
Busto di Gorilla del 1956, dai disegni con figure di animali
all'Autoritratto a matita del 1955.
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