"Lo è sempre stato, ma ora è anche
ufficiale: benvenuto Joey, sei uno di noi". Così il sindaco di
Bologna Matteo Lepore celebra Joey Saputo stringendogli la mano,
nel corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza
onoraria al patron del Bologna fc 1909. La cerimonia si è svolta
a Palazzo d'Accursio, dopo la delibera approvata all'unanimità
il 14 luglio.
"Abbiamo bisogno di esempi e Saputo questo rappresenta,
aldilà dei risultati sportivi culminati con la qualificazione in
Champions League - osserva il primo cittadino -. Perché la
Champions è il culmine di un programma imprenditoriale e
sportivo, che attraverso il calcio fungerà da volano per
l'immagine e l'economia dell'intera città. Hai investito nel
Bologna e sulla città con competenza, visione del futuro,
lavoro, sofferenza e guida e ora i risultati sono sotto gli
occhi di tutti. Joey ha fatto le cose per bene - prosegue
Lepore - e questo è dare l'esempio. Saputo ha generato qualcosa
di prezioso: lo abbiamo visto nelle decine di migliaia di
persone che si sono riversate nelle strate per la festa
Champions. Ha agito capendo che il Bologna è un patrimonio di
tutti noi. Benvenuto al nostro concittadino Joey".
Il benvenuto è stato dato anche dalla presidente del
Consiglio Comunale di Bologna Maria Caterina Manca, che ha letto
le motivazioni della più alta onorificenza cittadina, dopo aver
ricapitolato la sua vita imprenditoriale e sportiva: "Giocare la
Uefa Champions League a distanza di 60 anni dall'ultima Coppa
dei Campioni significa dare lustro e visibilità a livello
europeo alla città di Bologna, con conseguenti ricadute positive
in termini di economia e reputazione. La cittadinanza onoraria è
il riconoscimento al suo essere parte della comunità".
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