Un nuovo spazio dedicato all'arte
contemporanea, con 11 interventi originali site-specific di
altrettanti artisti di fama internazionale, apre a Venezia il 20
aprile a Palazzo Diedo, antico edificio nel sestiere di
Cannaregio, ristrutturato a opera della Fondazione Berggruen.
La mostra, intitolata Janus, e due progetti speciali,
presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con
la Polaroid Foundation, riaprono il palazzo in concomitanza con
la 60/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di
Venezia.
Gli interventi degli artisti sono stati concepiti in dialogo
con l'architettura e le caratteristiche dell'edificio
settecentesco, un tempo sede di una delle più potenti famiglie
veneziane e successivamente utilizzato come scuola elementare e
come tribunale. Le opere sono ispirate ai mestieri tradizionali
legati a Venezia, come gli affreschi, il vetro di Murano, i
tessuti e i pavimenti con il loro tipico design. La mostra
prende il nome da Giano (Janus), il dio romano degli inizi, con
due facce che guardano in avanti e all'indietro, a indicare
l'obiettivo della mostra di unire simbolicamente la storia con
la contemporaneità.
Janus ospiterà in anteprima Peace Crystal: A Prayer for Peace
di Mariko Mori, opera che dal 13 maggio sarà poi visibile al
pubblico nei Giardini di Palazzo Corner della Ca' Granda, a San
Marco. La mostra includerà un filmato delle precedenti
installazioni in Giappone e Brasile, un modello e un progetto di
Peace Crystal. The Kitchen porta una mostra personale di Rhea
Dillon (1996), artista e scrittrice londinese, con il film
Browning 2025. Polaroid Foundation inviterà gli artisti in
mostra a creare un'opera originale utilizzando la camera
istantanea, già usata in passato da Andy Warhol, Chuck Close,
Jim Dine, Robert Mapplethorpe, Robert Rauschenberg e Sally Mann.
John Reuter, che utilizza la Polaroid dal 1980, supporterà gli
artisti nella produzione di immagini di 20 x 24 pollici (50 x 60
cm).
Infine ci sarà anche un piccolo cinema che proietterà tutti i
giovedì, fino a novembre, Ousss, l'ultimo film di Koo Jeong A,
artista che rappresenta la Corea del Sud alla Biennale Arte di
quest'anno.
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