Dagli scavi della Sovrintendenza
che si stanno compiendo in piazza San Marco a Venezia per
restaurare i 'masegni' (le lastre di pietra utilizzate per la
pavimentazione e deteriorate dalle acque alte) sono emersi sette
scheletri in una tomba comune risalenti al tardo Medioevo dove
sorgeva la chiesa di San Geminiano, la chiesa dei Dogi, poi
demolita e ricostruita sul lato orientale e infine rasa al suolo
da Napoleone. A darne notizia è l'archeologa Sara Bini che sta
coordinando il lavoro, spiegando che i resti, tra cui quello di
un bambino, risalirebbero ad un periodo compreso tra il settimo
e l'ottavo secolo. "E' una scoperta importantissima - commenta
Bini - e possiamo ipotizzare che questa tomba ospitasse persone
di rilievo". Per il momento la sepoltura ha restituito i resti
di un bambino attorno agli 8 anni, di una donna e di altri
cinque adulti.
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