Si chiama "Liberi di Sognare" la
mostra che sarà allestita nella Basilica Palladiana di Vicenza e
aperta al pubblico per quattro mesi, dal 2 marzo al 30 giugno.
La prima grande rassegna d'arte, presentata dal sindaco Giacomo
Possamai, sarà incentrata sul ventennio dal 1960 al 1979, da cui
il sottotitolo di "Pop/Beat".
Il progetto di pittura, scultura, video e letteratura,
inedito per l'Italia, è stato ideato e curato per il Comune
berico dall'artista Roberto Floreani, con opere provenienti dai
principali musei, gallerie e collezioni private nazionali. Per
la prima volta verranno raccontate ed esposte insieme le
generazioni Pop e Beat italiane, testimoni di un sentire comune
di quegli anni, legato a una visione ottimistica del futuro e
all'impegno movimentista del Sessantotto, rendendosi quindi
originali e autonome dalle suggestioni Pop e Beat americane, per
troppi anni indicate come determinanti.
Secondo gli organizzatori saranno messe in evidenza l'unicità
propositiva e la statura assoluta della Pop/Beat italiana in
Europa, nonché le differenze sostanziali e l'autonomia dei suoi
artisti rispetto a quelli americani. "In Italia si alimenterà -
è stato spiegato - una frequentazione dal basso, sensibile alla
tradizione artistica nazionale, al paesaggio, all'avanguardia
futurista, che sarà protagonista dei mutamenti sociali, politici
e culturali nelle piazze, nelle strade, nelle fabbriche, nelle
università: istanze diventate oggetto di gran parte delle opere
e dei documenti esposti".
"Si tratta di un progetto - ha precisato Floreani - sul
'sentire comune' di artisti, letterati, musicisti di un
ventennio cruciale del nostro Paese, superando le barriere
strettamente storiografiche, le rispettive rivendicazioni
tematiche individuali, le stesse classificazioni Pop e Beat in
gran parte nemmeno condivise dagli stessi artisti che han finito
col farne parte".
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