In corso
una mostra dedicata ai bambini superstiti dell'eccidio nazista
di Sant'Anna di Stazzema, negli spazi della Fabbrica dei diritti
nel Parco nazionale della Pace. La rassegna, che prosegue fino
al 25 agosto, si avvale di apparati tecnologici, con video su
schermi touchscreen, immagini fotografiche e interviste
toccanti. Il progetto è stato realizzato nell'ambito di una
collaborazione didattica tra studi letterari ed etnologici
dell'Università pubblica di Costanza (Germania). Inaugurata l'11
agosto e potrà essere visitata alla Fabbrica dei diritti fino
all'ultimo giorno, dalle ore 9 alle 20. L'ingresso è libero. Poi
verrà replicata a Stoccarda dal 20 novembre al 7 dicembre 2024.
Intitolata 'Raccontare la sopravvivenza', affronta il tema
del ricordo dei sopravvissuti, dei loro figli e dei nipoti
attraverso video, suoni, immagini e testi. L'esposizione è stata
guidata da riflessioni sul ruolo del tempo, della giustizia e di
come gestiscono oggi i superstiti la loro vita con il passato.
Ci sono 10 focus tematici, a partire dai sentieri che portano a
Sant'Anna, viottoli e mulattiere lungo i quali si svolse
l'eccidio nelle varie fasi del rastrellamento dei civili. Tra i
bambini di S.Anna, emergono le storie di Siria e Adele Pardini,
di Enrico Pieri e il patrimonio che ci ha lasciato, di Mario
Marsili. Vengono presentati la collezione di documenti di Lidia
Berretti e i canali di social media di Graziano Lazzeri. in una
sala viene riportato l'impegno di Enio Mancini per la memoria.
Nell'ultima sala, Umberto Mancini, presidente dell'Associazione
Martiri di Sant'Anna presenta le prospettive sul lavoro di
memoria in un contributo audiovideo. La presentazione di
Giuseppe Cordoni è dedicato all'importanza della poesia per la
memoria. Il ritorno all'ingresso foyer è segnato da pietre di
inciampo con citazione del procuratore militare Marco de Paolis.
C'è anche una critica al fallimento del sistema giudiziario
tedesco su Sant'Anna. Alla fine del percorso i visitatori sono
invitati a lasciare le loro impressioni, i loro commenti e i
loro messaggi personali su foglie di edera o a inviarli
simbolicamente utilizzando le cartoline esposte.
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