Lo scavo diventa un palcoscenico,
con gli archeologi attori di una storia raccontata in diretta a
un pubblico di appassionati, curiosi e turisti. È partita questa
mattina a Barumini, con la sua area archeologica Su Nuraxi, sito
Unesco, la campagna di scavo e restauro di Nuraxi 'e Cresia, il
nuraghe scoperto nel 1990 sotto il pavimento di Casa Zapata, la
storica casa padronale della nobile famiglia aragonese. I
visitatori sono gli spettatori di questo meticoloso lavoro, che
avviene letteralmente sotto i loro piedi.
"Il polo museale ben si presta a questa diretta degli scavi -
spiega il sindaco di Barumini Michele Zucca - Il complesso
nuragico infatti si trova sotto il pavimento dell'edificio
medievale ed è visibile con una passerella che attraversa gli
ambienti". L'iniziativa è frutto della collaborazione tra
Fondazione Barumini guidata da Emanuele Lilliu, Comune,
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città
metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud
Sardegna, guidata da Monica Stochino, direttrice scientifica è
Gianfranca Salis.
La visita al Polo Museale casa Zapata che mostra nelle teche
i reperti ritrovati, si arricchisce così della presenza degli
archeologi al lavoro sotto la pavimentazione a vista. Il
pubblico, affascinato, assiste ai lavori degli esperti della
Soprintendenza "intenti a rimuovere con metodo scientifico e
cura, uno alla volta, i sottili strati di terra per favorire una
datazione dei reperti ritrovati e il loro contesto - racconta
Gianfranca Salis - O ancora preservare la posizione di oggetti
manufatti o resti organici, come sono stati lasciati all'epoca
del loro uso, per ricostruire le abitudini degli antichi
abitanti di quei luoghi. Di sfogliare quindi quelle pagine di
storia che la terra ci racconta, grazie anche alle nuove
tecnologie".
Per Lilliu è una doppia opportunità: "Gli scavi aprono a
nuove possibili scoperte e mettono in luce le relazioni con il
vicino monumento di Su Nuraxi - chiarisce - La possibilità poi
di vederli in diretta, magari vivere l'emozione di una scoperta
di importanti reperti, accresce l'appeal di questo complesso
archeologico che ha tutte le carte in regola per essere
considerato un forte attrattore turistico".
Nè è convita anche Caterina Lilliu, direttrice del Polo
museale Casa Zapata: "Questa è un'idea per arricchire l'offerta
turistica e rendere i visitatori ancor più protagonisti e non
semplici fruitori".
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